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Disuguaglianze di salute

Percorsi di cura

prevenzione

Gli interventi e i trattamenti sanitari e socio-sanitari.


Gli interventi di prevenzione sanitaria – cioè il riconoscimento e la presa in carico precoce degli stati di suscettibilità, come gli screening dell’ipertensione o dei tumori prevenibili – sono solitamente molto efficaci, ma risultano in grado di contrastare le disuguaglianze di salute solo se adottano un approccio di iniziativa e non di attesa, pro-attivo e non passivo, a bassa soglia e non ad accesso strutturato e rigido.

Le differenze socioeconomiche influenzano l’accesso agli interventi di prevenzione e ai trattamenti medico-chirurgici efficaci: gli appartenenti alle classi sociali più svantaggiate hanno una maggiore probabilità di accedere a servizi sociosanitari inefficaci e inappropriati, e sono quindi più vulnerabili.

Prima infanzia e disuguaglianze di salute

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Agire precocemente, fin dai primi anni di vita favorisce lo sviluppo fisico e mentale del bambino con benefici che hanno un impatto sulla vita adulta. Se gli interventi si indirizzano ai gruppi sociali più svantaggiati contribuiscono all’inclusione sociale e all’equità. Vi è però la necessità di disporre di indicazioni specifiche e quanto più possibile dettagliate sull’impatto dei diversi tipi di intervento sul contrasto alle disuguaglianze.

Con questo obiettivo Dors ha prodotto 3 report:  uno focalizzato sugli interventi prenatali e postnatali;  uno sul supporto alla genitorialità e uno sulle visite domiciliari.

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L’Equità nei piani di prevenzione in Italia

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Si è tenuto a Roma nei giorni 6 e 7 maggio 2019 il primo modulo formativo per stimolare e accompagnare tutte le Regioni a prendere iniziative concrete per ridurre le disuguaglianze di salute, inserendo nel loro Piano Regionale di Prevenzione azioni in questo senso.Leggi tutto »L’Equità nei piani di prevenzione in Italia

Le buone pratiche per gli interventi e le politiche orientate all’equità

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Durante le due giornate formative si è parlato anche di buone pratiche, in particolare quelle orientate all’equità. Una buona pratica secondo la definizione di Kahan e Goodstadt del 2001 è “un intervento, una attività, un programma che “in armonia con i principi, i valori, le credenze e le prove di efficacia e ben integrato con il contesto ambientale, è tale da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione”.

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La salute di un mondo in movimento: un numero monografico di “The Lancet”

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Nel dicembre 2018 la UCL-Lancet Commission on Migration and Health (commissione internazionale di 20 esperti) ha pubblicato il resoconto di oltre due anni di analisi basate su studi già pubblicati e ricerche ad hoc. Gli autori definiscono il rapporto “la più completa rassegna finora condotta dei dati disponibili su migrazione e salute”. In effetti il testo fornisce molte informazioni, riflessioni e raccomandazioni.

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I figli di donne straniere si vaccinano meno? Dipende

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Uno studio multicentrico coordinato dall’Istituto superiore di sanità , i cui risultati sono stati presentati al convegno annuale dell’Associazione italiana di epidemiologia (AIE), ha analizzato le differenze nelle vaccinazioni infantili tra bambini italiani e stranieri provenienti dai paesi a forte pressione migratoria.

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Dai dati alle politiche, l’esperienza di Torino di coinvolgimento degli stakeholder

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Si è recentemente conclusa un’esperienza locale di coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement), realizzata a partire dalla pubblicazione di un rapporto sulle disuguaglianze di salute nella città di Torino. L’intero processo, guidato da un gruppo di ricerca coordinato dal Servizio di Epidemiologia della Regione Piemonte (SEPI) è partito dall’analisi di risultati epidemiologici e ha creato uno spazio di discussione inedito basato sulla cooperazione e sullo scambio di esperienze tra gli attori coinvolti.Leggi tutto »Dai dati alle politiche, l’esperienza di Torino di coinvolgimento degli stakeholder

Str.A.Da. Strumenti per l’accesso ai dati e indicatori di salute

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Str.A.Da. raccoglie i principali sistemi di accesso, disponibili sul web, per la consultazione, l’estrazione e l’utilizzo di dati e indicatori utili per la costruzione e la produzione di profili e rapporti di salute a diversi livelli territoriali della regione Piemonte. Recentemente sono anche state inserite fonti con dati raccolti a livello europeo.

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I materiali e le interviste ai protagonisti – dal convegno “La comunità che fa salute. Le microaree di Trieste per l’equità”

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E’ appena terminato il convegno di due giorni sull’esperienza delle ‘Microaree’ della città di Trieste, una modalità nuova e innovativa di intervento integrato fra sanità, sociale, azienda che gestisce le case di edilizia popolare, terzo settore, volontariato e cittadini. Leggi tutto »I materiali e le interviste ai protagonisti – dal convegno “La comunità che fa salute. Le microaree di Trieste per l’equità”

Il libro “La città che cura. Microaree e periferie della salute” – dal convegno di Trieste.

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Questo libro si interroga su come sia possibile mettere insieme un’organizzazione sensibile a rilevare i bisogni, a creare delle reti. Le storie che racconta sembrano dire che i servizi cresciuti nella città e nelle periferie di Trieste, i Distretti e le Microaree, non sono lì a guardare dall’esterno, ma diventano parte della storia delle persone, entrano dentro la loro quotidianità fino a costituire pezzi di soggettività  che emergono dai racconti.

 

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