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Disuguaglianze di salute

Ambiente e territorio

ambiente Gli aspetti fisici e sociali del luogo di vita e di residenza.


L’ambiente in cui le persone nascono, vivono, crescono e invecchiano ha un ruolo importante sulla salute fisica, mentale e sul benessere delle persone. In Italia si è osservato, ad esempio, che la probabilità per i bambini e i ragazzi di vivere in un’abitazione che affaccia su una strada a traffico pesante, e di subire maggiori rischi per la salute respiratoria, cresce con l’abbassarsi della posizione sociale della famiglia di appartenenza. Le aziende più inquinanti e gli impianti di gestione dei rifiuti sono spesso localizzate nei comuni più deprivati. Survey europee hanno messo in luce come in Italia i più svantaggiati hanno più difficoltà ad accedere alle aree verdi.

Il Frigo di Quartiere: Innovazione e Comunità per un Modello di Intervento Sociale a Torino

Torino, città di contrasti e bellezze, nasconde tra le sue vie una realtà fatta di disuguaglianze e sfide quotidiane per molte delle sue famiglie. In questo contesto di disuguaglianze, si è sviluppato il Frigo di Quartiere, un progetto che oltre a contrastare lo spreco e mitigare la povertà alimentare, mira a contrastare le disuguaglianze di salute attraverso un approccio integrato.

Prima la casa: il modello Housing First come risposta alla condizione di chi vive per strada – buona pratica dalla banca dati CARE

Housing First (HF) è un approccio innovativo al problema dei senzatetto, che supera il tradizionale percorso a gradini o a tappe in cui, progressivamente la persona senza dimora “passa” dal marciapiede al dormitorio e altre soluzioni intermedie e infine ad un alloggio. In sintesi l’abitazione è il traguardo finale da raggiungere dopo un percorso di cura e trattamento, che prevede un radicale cambiamento di vita. HF propone prima la casa innanzitutto.

Il ruolo dei determinanti sociali sulle patologie cardiovascolari

Le patologie cardiovascolari (CVD) causano 17,9 milioni di morti premature all’anno a livello mondiale. Tra il 1990 e il 2019 si è osservato un aumento molto rilevante: si è passati da 12,1 milioni a 18,6 milioni di morti per tali patologie. I determinanti sociali definiti come le condizioni in cui le persone nascono, vivono e invecchiano possono avere un forte impatto sulle CVD, e tenerne adeguatamente conto può essere di rilievo per le politiche di prevenzione.

Piazza Bengasi e dintorni: un progetto di rigenerazione urbana e comunitaria per la salute collettiva.

Come possiamo promuovere salute in un contesto socio economicamente svantaggiato, dove le persone faticano a sentirsi parte di una comunità, percepiscono di vivere in un luogo insicuro, degradato, con strade trafficate e poco adatte a muoversi a piedi o in bicicletta?  

Gli studi sulle disuguaglianze al XLVII – Convegno AIE 2023

Nell’articolo si presenta una selezione degli studi che hanno trattato il tema dell’equità al recente Congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia.

L’equità nel diritto alla salute: il contrasto alle disuguaglianze nella città di Bologna

L’articolo descrive, tramite le parole di Chiara Bodini del Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e interculturale dell’Università di Bologna, un interessante progetto di ricerca azione realizzato nella città di Bologna.

Community Well Building per un’economia resiliente ed inclusiva: dalla banca dati CARE

Dal 2012 Preston, citta inglese di 140.000 abitanti circa, appartenente al 20% delle amministrazioni comunali più deprivate dell’Inghliterra, ha messo in atto un nuovo approccio allo sviluppo economico, Community Wealth Building (CWB) letteralmente costruire ricchezza di comunità, con l’obiettivo di promuovere e supportare l’economia locale e offrire opportunità a beneficio di tutta la popolazione. 

five person working road during daytime

La diffusione del Sars Cov 2, gli esiti di salute e la vulnerabilità degli immigrati in Italia

Si è svolto l’8 e 9 maggio nella splendida cornice della Tonnara di Bonagia a Valderice (TP), il corso di formazione su “Sorveglianza epidemiologica e controllo COVID-19 per il contenimento della circolazione del SARS-CoV-2 negli immigrati”, che ha rappresentato l’evento conclusivo dell’analogo progetto CCM, coordinato dalla Regione Siciliana, con la partecipazione dell’INMP, 5 Regioni e 3 Università.