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Disuguaglianze di salute

Percorsi di cura

prevenzione

Gli interventi e i trattamenti sanitari e socio-sanitari.


Gli interventi di prevenzione sanitaria – cioè il riconoscimento e la presa in carico precoce degli stati di suscettibilità, come gli screening dell’ipertensione o dei tumori prevenibili – sono solitamente molto efficaci, ma risultano in grado di contrastare le disuguaglianze di salute solo se adottano un approccio di iniziativa e non di attesa, pro-attivo e non passivo, a bassa soglia e non ad accesso strutturato e rigido.

Le differenze socioeconomiche influenzano l’accesso agli interventi di prevenzione e ai trattamenti medico-chirurgici efficaci: gli appartenenti alle classi sociali più svantaggiate hanno una maggiore probabilità di accedere a servizi sociosanitari inefficaci e inappropriati, e sono quindi più vulnerabili.

yellow and brown leaves on white ceramic tiles

Disuguaglianze nell’incidenza di malattie cardiovascolari e di cardiopatia ischemica in Italia e il ruolo dei fattori di rischio comportamentali e biologici

Lo studio pubblicato recentemente sulla rivista “ Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases”  ha valutato, in un’ampia coorte di soggetti, rappresentativa della popolazione italiana, le differenze per livello di istruzione nell’incidenza di CVD (malattie cardiovascolari) e di CHD (cardiopatia ischemica), nonché il ruolo dei fattori di rischio comportamentali (fumo, inattività fisica, sovrappeso) e biologici (diabete e ipertensione) nello spiegare tali differenze.

L’ASL Città di Torino verso un modello di Comunità che cura – terza parte

Si presenta il terzo numero della newsletter dedicata al progetto “Capitale sociale Vallette”, con gli aggiornamenti delle attività e dei progetti realizzati nell’ultimo semestre del 2021 nel quartiere Vallette di Torino.

Educazione alla salute per il benessere sociale

Fra le buone pratiche inserite all’interno di CARE è presente Health Education for Social Prosperity (Educazione alla salute per il benessere sociale), progetto realizzato in Bulgaria e svolto all’interno di tre penitenziari del Paese, con il coinvolgimento della popolazione detenuta, del personale in servizio e di Ong.