Vai al contenuto

Disuguaglianze di salute

Pubblicazioni

Articoli scientifici, Fact sheet, Letteratura grigia, Multimedia, Policy Brief e Sintesi dal Libro Bianco.

Notizie dal Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia

Il XLVI Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia dal titolo “Decisioni in contesti di incertezza: il ruolo dell’epidemiologia” si è appena concluso. Vi proponiamo una selezione di lavori presentati nell’ambito delle sessioni parallele che riguardano il tema delle disuguaglianze sociali e di salute.

Contrastare le disuguaglianze di salute in Europa: le raccomandazioni di JAHEE a conclusione del progetto.

JAHEE (Joint Action Health Equity Europe) è un Progetto finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (24 Paesi europei partecipanti; durata 2018-2021). JAHEE ha contribuito a creare una solida base di cooperazione tra i Paesi coinvolti, per contrastare le diseguaglianze di salute in modo efficace e sostenibile, fornendo evidenze su ciò che è necessario fare a tale scopo in diversi ambiti politici.

text

Covid 19 e equità: sintesi delle evidenze

È stato recentemente pubblicato dal WHO il documento “COVID-19 and the social determinants of health and health equity: evidence brief”. Questo ricco documento esamina l’influenza dei determinanti sociali della salute sulla pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sull’impatto differenziale della pandemia tra i gruppi di popolazione.

yellow and brown leaves on white ceramic tiles

Disuguaglianze nell’incidenza di malattie cardiovascolari e di cardiopatia ischemica in Italia e il ruolo dei fattori di rischio comportamentali e biologici

Lo studio pubblicato recentemente sulla rivista “ Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases”  ha valutato, in un’ampia coorte di soggetti, rappresentativa della popolazione italiana, le differenze per livello di istruzione nell’incidenza di CVD (malattie cardiovascolari) e di CHD (cardiopatia ischemica), nonché il ruolo dei fattori di rischio comportamentali (fumo, inattività fisica, sovrappeso) e biologici (diabete e ipertensione) nello spiegare tali differenze.