Gli interventi e i trattamenti sanitari e socio-sanitari.
Gli interventi di prevenzione sanitaria – cioè il riconoscimento e la presa in carico precoce degli stati di suscettibilità, come gli screening dell’ipertensione o dei tumori prevenibili – sono solitamente molto efficaci, ma risultano in grado di contrastare le disuguaglianze di salute solo se adottano un approccio di iniziativa e non di attesa, pro-attivo e non passivo, a bassa soglia e non ad accesso strutturato e rigido.
Le differenze socioeconomiche influenzano l’accesso agli interventi di prevenzione e ai trattamenti medico-chirurgici efficaci: gli appartenenti alle classi sociali più svantaggiate hanno una maggiore probabilità di accedere a servizi sociosanitari inefficaci e inappropriati, e sono quindi più vulnerabili.
Il factsheet numero 3 :” La persona – risorse e capacità per la salute: sanità” riassume il contributo che ha avuto l’assistenza sanitaria nell’aumento della speranza di vita dei torinesi e nella riduzione delle disuguaglianze.
L’articolo “The Association between Educational Level and Cardiovascular and Cerebrovascular Diseases within the EPICOR Study: New Evidence for an Old Inequality Problem”, scritto da ricercatori del Servizio Sovrazonale di Epidemiologia dell’ASL TO3 e dell’Unità di Epidemiologia dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, in collaborazione con altri centri epidemiologici italiani, presenta i risultati di uno studio sull’associazione tra il livello socioeconomico e l’incidenza di malattie cardio e cerebrovascolari.
Segnaliamo un interessante articolo a cura di Riccardo Staglianò pubblicato su “il Venerdì” di Repubblica questa settimana.
Racconta di un viaggio in tram attraverso Torino, a partire dalla precollina (piazza Hermada) dove l’aspettativa di vita è di quasi quattro anni superiore (82,1) rispetto a chi viene al mondo nella circoscrizione operaia delle Vallette (77,8) che è la tappa finale del viaggio.
L’articolo inoltre offre un assaggio di quelli che saranno i contenuti della monografia sui 40 anni di politiche e salute nella città di Torino curata dal nostro gruppo lavoro e che verrà pubblicata nei prossimi mesi.
Sono disponibili i materiali del convegno “Persone e popoli in movimento. Promuovere dignità, diritti e salute”, organizzato dalla Società italiana di medicina delle migrazioni dall’11 al 14 maggio 2016 a Torino.
Da una ricerca realizzata dalla Regione Veneto emerge che i genitori che non vaccinano i figli sono cittadini italiani, con scolarità più elevata , maggiore età media, hanno più figli e ci sono più madri impiegate in ambito sanitario. Occorre quindi agire su questa fascia di popolazione per aumentare la copertura vaccinale, oggi in calo?
Il Progetto finanziato dal CCM “Health Equity Audit nei Piani Regionali di Prevenzione” è ormai giunto all’ottavo mese di attività. Tutte le regioni partner hanno selezionato i setting e/o le progettualità in cui sperimentare lo strumento dell’Health Equity Audit.
Per scoprire i contenuti del congresso, vi proponiamo gli abstract degli interventi degli epidemiologi partecipanti che hanno affrontato il tema delle disuguaglianze di salute, organizzati per categorie tematiche.
L’health literacy indica le abilità cognitive e sociali che motivano gli individui e li rendono capaci di accedere, comprendere e utilizzare le informazioni in modo da promuovere e preservare la propria salute.