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Disuguaglianze di salute

Stili di vita

stilidivitacopGli stili di vita insalubri – in particolare le dipendenze (fumo, alcool e droghe), l’alimentazione scorretta e la sedentarietà – sono alcuni dei fattori di rischio fonte di disuguaglianze sociali e causa dell’insorgenza di problemi di salute. Le dipendenze influenzano fortemente le disuguaglianze di salute, in particolare quelle di mortalità: la più alta proporzione di morti attribuibili alle differenze sociali è associata all’abuso di droghe, alcool e sesso non protetto; inoltre, le sedi di tumore che presentano un maggior numero di casi attribuibili alla bassa posizione sociale sono quelle associate ad alcool e fumo. Anche i comportamenti alimentari squilibrati o la sedentarietà affliggono con maggiore frequenza e gravità le persone di bassa posizione sociale.

LaVàl.: un laboratorio di comunità per abitare la cura

LaVàl. è un progetto nato nel 2018 in Valchiusella che offre agli studenti universitari tirocini residenziali multidisciplinari focalizzati sull’assistenza sanitaria e comunitaria in un’area interna. Coinvolge enti locali, associazioni e volontariato, promuovendo forme di partecipazione comunitaria. Il progetto LaVàl. è molto più di un tirocinio. È un modo di abitare la professione infermieristica, di riscoprire il senso di fare salute nei luoghi, di mettere in relazione le generazioni.

Metromontagna: un’opportunità di connessione tra città e montagna

Il concetto di metromontagna promuove una connessione attiva tra città e territori montani per superare la dicotomia centro-periferia, favorendo modelli di convivenza, scambio e welfare territoriale che valorizzino l’interdipendenza tra ambienti diversi. In risposta al cambiamento climatico, le montagne possono diventare risorse per l’adattamento, ma sono necessarie politiche inclusive per evitare di accentuare le disuguaglianze esistenti.

L’universalismo sanitario in Italia: un mito da sfatare

Quasi 50 anni fa è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, fondato sui principi di universalismo, equità e solidarietà. Dove ci troviamo oggi? In una società che invecchia, dove si fa sempre più fatica a bilanciare i crescenti bisogni sanitari con le risorse disponibili per sostenere l’assistenza, rispondere a questa domanda è fondamentale. Su The Lancet Public Health, i Collaboratori Italiani dello Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) hanno pubblicato le stime per l’Italia per una serie di indicatori che fotografano la situazione attuale con evidenti differenze tra le macroregioni italiane.

Ritornare ai principi per riformare la sanità malata.

Il 29 gennaio è stato presentato al CNEL un manifesto sui “Principi per una riforma del Servizio Sanitario Nazionale” elaborato da un nutrito gruppo di esperti di varia estrazione, un manifesto che sta raccogliendo l’adesione di molte voci e che si propone di ancorare la discussione ai principi fondativi  rivisitati alla luce dei cambiamenti intervenuti. 

Ci prendiamo cura della comunità. Strumenti, metodi ed esperienze per attivare il territorio. Rete Italiana di cultura popolare, 2024

Cosa significa davvero “attivare una comunità”? È un concetto che sentiamo spesso, ma che rischia di rimanere vago. Questo libro parte proprio da qui, cercando di dare concretezza a un’idea che va oltre l’assistenzialismo per diventare un processo di crescita collettiva. E con la stessa concretezza emerge una questione fondamentale: come rendere questi progetti replicabili e sostenibili nel tempo, evitando che restino esperienze isolate?

Centri per le Famiglie: connettere persone, luoghi e risorse per un welfare diffuso

I Centri per le Famiglie, con le loro storie di evoluzione e trasformazione, rappresentano oggi molto più di spazi fisici: creano relazioni e attività per rispondere ai bisogni delle persone con un approccio integrato e partecipativo. Le esperienze di Settimo Torinese, descritte nei due articoli che seguono, raccontano come la costruzione di reti di collaborazione, la cura degli spazi e il protagonismo delle famiglie possano generare cambiamento e innovazione sociale.

Il Frigo di Quartiere – buona pratica presente a Torino dalla banca dati CARE

L’iniziativa “Frigo di Quartiere” si rivolge a famiglie e individui in condizioni di vulnerabilità economica, proponendo una soluzione innovativa alla lotta contro lo spreco alimentare e al miglioramento delle condizioni di vita. Attraverso un approccio inclusivo, coinvolge comunità multiculturali e intergenerazionali, rafforzando i legami sociali e promuovendo un senso di solidarietà e partecipazione nei quartieri di Torino.