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Disuguaglianze di salute

Il Frigo di Quartiere – buona pratica presente a Torino dalla banca dati CARE

Tempo di lettura: 3 minuti

A chi può essere utile

L’iniziativa “Frigo di Quartiere” si rivolge a famiglie e individui in condizioni di vulnerabilità economica, proponendo una soluzione innovativa alla lotta contro lo spreco alimentare e al miglioramento delle condizioni di vita. Attraverso un approccio inclusivo, coinvolge comunità multiculturali e intergenerazionali, rafforzando i legami sociali e promuovendo un senso di solidarietà e partecipazione nei quartieri di Torino.

Obiettivi e descrizione dell’intervento

Il progetto combina sostenibilità ambientale e sociale, distribuendo cibi freschi prossimi alla scadenza attraverso una rete di Frigo di Quartiere.

Ogni Frigo si configura come un punto di incontro per favorire attività di socializzazione, laboratori di educazione alimentare e momenti di convivialità. I luoghi di raccolta del cibo diventano spazi multifunzionali che stimolano reciprocità, legami sociali e partecipazione attiva dei cittadini.

La logistica prevede il recupero di alimenti presso punti vendita Coop di Torino, con distribuzione immediata nei quartieri, grazie alla gestione condivisa tra enti, volontari e beneficiari stessi. Questo approccio contribuisce a responsabilizzare i partecipanti e a diffondere comportamenti più sostenibili e solidali.

Gli obiettivi specifici sono:

  • Ridurre lo spreco alimentare, recuperando prodotti altrimenti destinati alla discarica.
  • Promuovere l’accesso a cibo sano per famiglie fragili, favorendo una dieta equilibrata e nutriente.
  • Sostenere l’accoglienza sociale e creare legami comunitari, stimolando interazioni e supporto reciproco tra i beneficiari.
  • Migliorare il benessere fisico e psicosociale, grazie alla disponibilità di alimenti freschi e alla partecipazione a iniziative comunitarie.

Misure adottate

Il progetto è stato avviato nel 2022 nell’ambito di Im.Patto Torino, promosso da Nova Coop in collaborazione con “Buon Fine”. La prima implementazione ha avuto luogo presso l’Orto Urbano “Il Boschetto” in via Petrella, nel quartiere Barriera di Milano.

Successivamente, si è ampliato ad altre aree della città di Torino:

  • Via Morgari, presso la Casa del Quartiere, centro culturale e formativo in un contesto multietnico.
  • Via Pilo, presso lo Spazio Anziani “L’Amicizia” della Circoscrizione 4, con attività dedicate alla socializzazione degli anziani.
  • Via Fossano, presso il Centro di Protagonismo Giovanile Cartiera, che vede la partecipazione di giovani famiglie multiculturali.

I frigo operano con il supporto di partner pubblici, privati e del terzo settore e singol* cittadine e cittadini. Attorno ai Frigo si sono sviluppate numerose attività complementari, tra cui:

  • Laboratori di cucina, momenti formativi per migliorare le competenze alimentari e la gestione del cibo.
  • Eventi comunitari, come feste dei vicini, pranzi e merende, che rafforzano i legami sociali.
  • Collaborazioni interdisciplinari, come quella con il Corso di Food Design del Politecnico di Torino, per arricchire il progetto con nuove prospettive e Cities Changing Diabetes, rete internazionale per il contrasto alla pandemia di diabete.

In due anni, il progetto ha coinvolto 94 nuclei familiari, circa 266 persone, con una distribuzione regolare di cibo fresco e l’organizzazione di eventi e incontri che hanno favorito la coesione sociale e l’empowerment dei partecipanti.

Valutazione

La valutazione del progetto, condotta dalla Società Prospettive ricerca socio-economica s.a.s. di Torino, è stata sviluppata con il supporto degli enti gestori e della Direzione Politiche Sociali di Nova Coop, oltre che con la collaborazione attiva di beneficiari e volontari.

È stata utilizzata una metodologia integrata, che combina strumenti qualitativi e quantitativi per analizzare l’impatto dell’azione sia in termini di sostenibilità ambientale che di sviluppo sociale:

  • Monitoraggio quantitativo: dati sui prodotti recuperati, cibo distribuito e flussi di approvvigionamento.
  • Questionari autosomministrati: per rilevare la soddisfazione e i cambiamenti comportamentali dei beneficiari.
  • Focus group: per approfondire le percezioni e i cambiamenti nella qualità della vita dei destinatari.
  • Indicatori di impatto: raccolta dati e calcoli per misurare CO₂ risparmiata, riduzione dei rifiuti e miglioramenti economici e sociali.

Risultati principali

  • Sostenibilità ambientale: Recuperate 14,6 tonnellate di alimenti, evitando 20 tonnellate di CO₂ e risparmiando 37.960.508 litri d’acqua.
  • Lotta alla povertà: Distribuite 109.071 porzioni di cibo, riducendo l’86% del divario alimentare delle famiglie fragili coinvolte rispetto alla media nazionale.
  • Relazioni comunitarie: Coinvolte 450 persone in 43 azioni comunitarie, con il 58% di partecipanti stranieri e l’83% dei beneficiari attivamente impegnati.
  • Salute e benessere: Accesso a cibi freschi e iniziative di socializzazione hanno migliorato la qualità della dieta e il benessere psicologico dei partecipanti.

Progetto grafico: Sergio Berbotto – GARBO grafica web e comunicazione e Associazione Babelica

Per approfondimenti si rimanda al Report di Valutazione

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Sintesi a cura di Silvia Pilutti, Prospettive ricerca socio-economica s.a.s. – silvia.pilutti@prospettivericerca.it

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