Il reddito, il patrimonio individuale e familiare e la qualità dell’abitazione.
Gli svantaggi che caratterizzano la posizione sociale individuale – basso titolo di studio, disoccupazione, basso valore della casa – influenzano negativamente le componenti della salute, sia quelle fisiche e psicologiche, sia quelle relative alle malattie croniche. Gli uomini meno istruiti, i disoccupati, coloro che vivono in abitazioni piccole o in affitto, ma anche chi è povero di risorse di aiuto familiare (come i monogenitori o gli anziani soli) mostrano svantaggi significativi di salute, che risultano stabili nel tempo.
Combattere lo spreco alimentare, aiutare le famiglie in difficoltà, sviluppare il senso di comunità: questi i tre elementi su cui si basa l’esperienza del “Frigo di Comunità”.
Le “Marmot Cities” prendono il nome da Micheal Marmot, uno dei più importanti esperti di disuguaglianze di salute a livello internazionale. In Gran Bretagna sono già una realtà da alcuni anni. Cosa significa essere una Marmot city? E cosa sta succedendo in Italia?
Questo breve contributo anticipa alcuni risultati di un progetto in corso di svolgimento a Torino nel quartiere Vallette, uno dei quartieri della periferia nord della città, noto per il suo profilo socioeconomico particolarmente difficile rispetto alla media della città.
L’articolo riporta l’intervista ad un gruppo di operatori e volontari della Caritas Migranti di Saluzzo che offre un servizio di supporto ai migranti in arrivo, ogni anno, per la raccolta della frutta durante la stagione estiva.
Il XLVI Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Epidemiologia dal titolo “Decisioni in contesti di incertezza: il ruolo dell’epidemiologia” si è appena concluso. Vi proponiamo una selezione di lavori presentati nell’ambito delle sessioni parallele che riguardano il tema delle disuguaglianze sociali e di salute.
Il Place Standard Tool è uno degli strumenti presenti all’interno di CARE che serve per valutare la qualità di un luogo. Può essere utile per esaminare quartieri e aree residenziali, luoghi in fase di cambiamento o ancora in fase di pianificazione. Questo strumento ha origine in Scozia, dove è stato applicato a partire dal 2015.
Una recente ricerca a cura di Chiara Ardito e collaboratori mostra che in Italia, anche nelle coorti più recenti di lavoratori, uno stato socioeconomico inferiore è associato a un’aspettativa di vita significativamente inferiore.
Negli ultimi anni una parte molto consistente dei migranti arrivati in Italia è arrivata come richiedenti asilo. L’inserimento occupazionale di queste persone è stato diverso rispetto a gran parte dei migranti arrivati in decenni precedenti. Il report di ricerca: Rifugiati al lavoro. Quali reti? Quali politiche? del progetto PRIMA ha voluto approfondire la specificità di questi ‘nuovi migranti’ in Piemonte.
Due editoriali usciti su Bmj e Lancet lanciano un allarme rispetto alla distribuzione dei vaccini nel mondo ed un monito affinché le grandi aziende farmaceutiche rinuncino temporaneamente ai diritti di proprietà intellettuale sui vaccini contro covid 19.
Una nuova sezionedel sito ospita le storie raccolte dai giornalisti di strada durante il lockdown per dare voce ai vissuti di persone, luoghi e comunità che hanno molto da dire e da far conoscere, perché questa conoscenza diventi fonte di riflessione e di azione per una politica di giustizia. Leggi tutto »I giornalisti di strada raccontano il lockdown