Una nuova sezione del sito ospita le storie raccolte dai giornalisti di strada durante il lockdown per dare voce ai vissuti di persone, luoghi e comunità che hanno molto da dire e da far conoscere, perché questa conoscenza diventi fonte di riflessione e di azione per una politica di giustizia.
L’ultimo decennio è stato caratterizzato dal forte impegno della comunità scientifica e dei governi, a livello mondiale, nel far crescere la consapevolezza riguardo all’esistenza delle disuguaglianze sociali e di salute e nel promuovere politiche di contrasto, capaci di ridurre il gradiente sociale di salute e di proteggere i gruppi più deboli, attraverso azioni sia di tipo sanitario, di prevenzione e di cura, sia di tipo non sanitario, con un approccio intersettoriale.
La pandemia COVID-19 ha messo a dura prova i nostri sistemi sociali, sanitari ed economici, colpendo duramente coloro che erano già fragili. Cosa è capitato durante il lockdown quando si doveva rimanere a casa, a chi una casa non ce l’aveva?
Come ha fatto a sopravvivere in quei tre mesi chi ha perso il lavoro, seppur già precario? Quali difficoltà hanno avuto le badanti? Chi è stato vicino ai più bisognosi e come?
Mille domande e mille storie che solo i protagonisti possono raccontare.
Il progetto fa parte di in un’iniziativa internazionale COVID19-Other Front-Line a cui aderisce anche il Servizio Sovrazonale di Epidemiologia.
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