Gli aspetti fisici, sociali e organizzativi del lavoro, la qualità dell’esperienza e la cultura lavorativa.
Le condizioni di lavoro hanno un impatto rilevante sulla salute, in quanto costituiscono fonte di reddito, di identità personale, di organizzazione del tempo e della vita e di disponibilità di reti sociali. Sono proprio i fattori fisici e psicosociali del lavoro a determinare, in molti casi, le iniquità di salute, soprattutto per quanto riguarda le patologie responsabili di disabilità, come i disturbi mentali, le malattie cardiovascolari e i disturbi muscolo-scheletrici.
Il factsheet numero 1 “Sempre più longevi e un po’ più uguali: una risorsa di salute per lo sviluppo” riassume gli elementi essenziali della prima sezione del libro.
Questo documento propone a dirigenti e operatori pubblici e privati attenti alle problematiche di genere elementi di conoscenza sugli effetti delle disuguaglianze di genere sulla salute. Offre inoltre indicazioni e strumenti sulle modalità con cui organizzazioni, politiche e servizi possono promuovere l’equità nella salute.
“Come recuperare salute nel lavoro? Dalle evidenze di ricerca alla ricalibratura del welfare” E’ il titolo della sessione coordinata da Roberto Di Monaco, Giuseppe Costa, Roberto Leombruni, Francesco Miele, Stefano Neri, Silvia Pilutti, Paolo Rossi nell’ambito della Nona conferenza ESPAnet Italia. Modelli di welfare e modelli di capitalismo. Le sfide per lo sviluppo socio-economico in Italia e in Europa tenutasi dal 22 al 24 Settembre presso l’Università di Macerata.
E’ stata recentemente pubblicata dalla Commissione Europea una evidence review dal titolo
Creating More Equal Societies –What Works?
Nel documento vengono riportate evidenze riguardanti l’efficacia di interventi nel contrasto delle disuguaglianze sociali in tre aree chiave della politica: istruzione, sistemi retributivi e sistemi di welfare, con particolare riguardo ai meccanismi di ridistribuzione del reddito attraverso lo strumento del trasferimento sociale.
Si presenta la traduzione italiana del documento di indirizzo politico “I sistemi di protezione sociale ben strutturati possono migliorare la vita dei cittadini e ridurre le disuguaglianze di salute”, realizzato nell’ambito del progetto Drivers for Health Equity (2012-2015), finanziato dal Settimo Programma Quadro dell’UE e coordinato dal network europeo EuroHealthNet.
Segnaliamo un interessante articolo a cura di Riccardo Staglianò pubblicato su “il Venerdì” di Repubblica questa settimana.
Racconta di un viaggio in tram attraverso Torino, a partire dalla precollina (piazza Hermada) dove l’aspettativa di vita è di quasi quattro anni superiore (82,1) rispetto a chi viene al mondo nella circoscrizione operaia delle Vallette (77,8) che è la tappa finale del viaggio.
L’articolo inoltre offre un assaggio di quelli che saranno i contenuti della monografia sui 40 anni di politiche e salute nella città di Torino curata dal nostro gruppo lavoro e che verrà pubblicata nei prossimi mesi.
[dropcap][/dropcap]Il policy brief è rivolto a dirigenti e operatori che si occupano di lavoro nelle imprese, nella pubblica amministrazione, nel terzo settore e nelle partiLeggi tutto »Lavoro e salute. Un potenziale da recuperare
Si presenta la traduzione italiana del documento di indirizzo politico “Una migliore qualità del lavoro, in particolare per le persone con bassa qualifica professionale, contribuirebbe a innalzare sensibilmente il livello della salute e della produttività in Europa”, realizzato nell’ambito del progetto Drivers for Health Equity (2012-2015), finanziato dal Settimo Programma Quadro dell’UE e coordinato dal network europeo EuroHealthNet.
Per scoprire i contenuti del congresso, vi proponiamo gli abstract degli interventi degli epidemiologi partecipanti che hanno affrontato il tema delle disuguaglianze di salute, organizzati per categorie tematiche.