Quanto conta il livello di istruzione per vivere più a lungo?
Sicuramente conta, ma adesso, come si evince dai risultati della revisione appena pubblicata su The Lancet Public Health, sappiamo anche stimarne l’effetto.
Sicuramente conta, ma adesso, come si evince dai risultati della revisione appena pubblicata su The Lancet Public Health, sappiamo anche stimarne l’effetto.
Alle Vallette, uno dei quartieri della periferia Nord di Torino, nel 2023 si è svolta un’indagine epidemiologica rivolta agli allievi e alle allieve delle scuole dell’area, per valutare il loro stato di salute orale e il peso dei determinanti sociali su di essa, con attenzione ai meccanismi che producono fattori di rischio in questa popolazione.
Il fenomeno degli Hikikomori, termine giapponese per indicare chi “sta in disparte” è presente anche in Italia. Lo studio ESPAD®Italia ne traccia le caratteristiche e i fattori da monitorare per prevenirlo.
Nell’articolo si presenta una selezione degli studi che hanno trattato il tema dell’equità al recente Congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia.
L’articolo descrive, tramite le parole di Chiara Bodini del Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e interculturale dell’Università di Bologna, un interessante progetto di ricerca azione realizzato nella città di Bologna.
Dal 2012 Preston, citta inglese di 140.000 abitanti circa, appartenente al 20% delle amministrazioni comunali più deprivate dell’Inghliterra, ha messo in atto un nuovo approccio allo sviluppo economico, Community Wealth Building (CWB) letteralmente costruire ricchezza di comunità, con l’obiettivo di promuovere e supportare l’economia locale e offrire opportunità a beneficio di tutta la popolazione.
Le “Marmot Cities” prendono il nome da Micheal Marmot, uno dei più importanti esperti di disuguaglianze di salute a livello internazionale. In Gran Bretagna sono già una realtà da alcuni anni. Cosa significa essere una Marmot city? E cosa sta succedendo in Italia?
Fuoriclasse è realizzato all’interno del contesto italiano da Save the children a partire dal 2012. Questo intervento, valutato da uno studio dedicato della Fondazione Agnelli, mira a prevenire i casi di dispersione scolastica, andando ad agire direttamente nel setting scolastico.
Il divario preesistente sull’apprendimento, di cui ci documenta l’ultimo rapporto di Save the Children, è stato acuito dalla pandemia. Una revisione del 2022 offre i primi risultati
Questo breve contributo anticipa alcuni risultati di un progetto in corso di svolgimento a Torino nel quartiere Vallette, uno dei quartieri della periferia nord della città, noto per il suo profilo socioeconomico particolarmente difficile rispetto alla media della città.