Gli studi sulle disuguaglianze al XLVII – Convegno AIE 2023
Nell’articolo si presenta una selezione degli studi che hanno trattato il tema dell’equità al recente Congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia.
Nell’articolo si presenta una selezione degli studi che hanno trattato il tema dell’equità al recente Congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia.
Cosa sono i determinati commerciali della salute, come agiscono sulle disuguaglianze?
Una collana della rivista “The Lancet”, uscita a marzo di quest’anno, ci dice perché è importante studiarne le dinamiche e gli effetti indiretti sulle disuguaglianze di salute.
Le “Marmot Cities” prendono il nome da Micheal Marmot, uno dei più importanti esperti di disuguaglianze di salute a livello internazionale. In Gran Bretagna sono già una realtà da alcuni anni. Cosa significa essere una Marmot city? E cosa sta succedendo in Italia?
L’articolo presenta l’esperienza avviata nella ASL TO3 del Piemonte di sperimentazione di funzionamento di una Casa di Comunità e le connessioni con il Piano di Prevenzione e la Promozione della salute.
Iniziato nel 2007 Well Communities (prima conosciuto come Well London), disponibile nel database CARE, rappresenta uno dei tentativi più ambiziosi e radicali del Regno Unito, di sviluppare un modello di comunità che possa migliorare la salute delle comunità più disagiate, apportando nel contempo un cambiamento al sistema sociale.
Il report, pubblicato recentemente dall’Ufficio Regionale OMS per l’Europa, oltre a fotografare lo stato dell’equità nella salute nella popolazione italiana, raccomanda le priorità di azione per i decisori.
È stato recentemente pubblicato dal WHO il documento “COVID-19 and the social determinants of health and health equity: evidence brief”. Questo ricco documento esamina l’influenza dei determinanti sociali della salute sulla pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sull’impatto differenziale della pandemia tra i gruppi di popolazione.
Lo studio pubblicato recentemente sulla rivista “ Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases” ha valutato, in un’ampia coorte di soggetti, rappresentativa della popolazione italiana, le differenze per livello di istruzione nell’incidenza di CVD (malattie cardiovascolari) e di CHD (cardiopatia ischemica), nonché il ruolo dei fattori di rischio comportamentali (fumo, inattività fisica, sovrappeso) e biologici (diabete e ipertensione) nello spiegare tali differenze.
E’ stato recentemente pubblicato e presentato il report: “Health Inequalities Research. New methods, better insights?” frutto del lavoro di ricerca e di collaborazione tra la Federazione Europea delle Accademie di Scienze e Studi Umanistici (ALLEA) e la Federazione delle Accademie Europee di Medicina (FEAM).
Il 15 settembre scorso è stato presentato l’Atlante delle disuguaglianze sociali nell’uso dei farmaci per la cura delle principali malattie croniche.