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Disuguaglianze di salute

Promozione della salute e primo soccorso nelle carceri – buona pratica irlandese dalla banca dati CARE

Tempo di lettura: 2 minuti

Fra le buone pratiche inserite all’interno di CARE è presente Community-based Health and First Aid Action  (Salute e pronto soccorso in azione su base comunitaria), progetto realizzato in Irlanda e implementato in sei penitenziari del Paese, con il coinvolgimento della popolazione detenuta e degli operatori della Croce Rossa irlandese.

Lo scopo del progetto è promuovere la salute e stili di vita sani all’interno degli istituti penitenziari attraverso la sensibilizzazione delle persone detenute in materia di salute di comunità, primo soccorso e benessere. Il programma rientra tra gli interventi equity-oriented in quanto si rivolge alla popolazione carceraria, composta in prevalenza da gruppi di persone vulnerabili.

A chi può essere utile

L’intervento è rivolto alla popolazione detenuta, il programma rientra nell’obiettivo 3 del progetto sanitario dell’Unione Europea: promuovere la salute, prevenire le malattie e favorire ambienti adatti a stili di vita sani secondo il principio della “salute in tutte le politiche”.

Obiettivi e descrizione dell’intervento

Il progetto Community-based Health and First Aid Action  consiste nell’individuare dei detenuti che partecipino ai programmi proposti e diventino volontari della Croce Rossa irlandese.
I volontari vengono formati come educatori affinché organizzino pratiche di promozione della salute rivolte ai propri compagni di cella con il fine di aumentare la consapevolezza sulla salute della comunità penitenziaria.
Tra gli interventi di promozione della salute più diffusi si elencano: campagna anti rifiuti, istruzioni sulle pulizie, tecniche di lavaggio delle mani, fitness e attività legate alla salute generale (riduzione del consumo di zucchero, igiene dentale, influenza stagionale, sensibilizzazione su malattie come la tubercolosi e il cancro della pelle).

Gli obiettivi specifici sono:

  1. limitare la diffusione di malattie e infezioni;
  2.  migliorare le abitudini alimentari e di esercizio fisico dei detenuti;
  3. ridurre i costi per le carceri derivanti dalla gestione del carico di malattie della popolazione carceraria;
  4. ridurre i costi sostenuti dai penitenziari in seguito alla morte dei detenuti.

Misure adottate

Il progetto è stato introdotto nel 2012 e ampliato in 6 dei 14 penitenziari irlandesi.
Nel 2015 l’intervento è stato avviato anche nelle carceri dell’Irlanda del Nord e del Galles, nel 2017 la Croce Rossa britannica ha collaborato con il Public Health England per sviluppare un progetto pilota nelle carceri inglesi. L’intervento è stato implementato in Honduras, in America e in Australia.

Valutazione

La valutazione del programma è stata condotta dalla Croce rossa irlandese che ha esaminato il periodo dal 2009 al 2012. I risultati si basano su ciò che è emerso durante un workshop organizzato con i detenuti e su una serie di interviste condotte pre e post intervento.
Circa 800 detenuti sono stati coinvolti nel programma e la metà di loro ha concluso l’intero corso di formazione.
Dalla valutazione si segnala un aumento di autostima, consapevolezza di sé e del senso di comunità, un miglioramento del rapporto tra detenuti e personale delle carceri. A livello di risultati di salute si evidenziano un aumento del numero percentuale dei detenuti consapevoli del proprio stato di salute e un’efficacia degli interventi mirati alla cessazione dell’uso di tabacco sulla riduzione delle abitudini al fumo.
In generale l’intervento ha prodotto dei risultati notevoli soprattutto, come segnalato nel report, per gli interventi basati sulla preparazione all’uscita dal carcere e al reinserimento nella società.

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Sintesi a cura di Giulia Caruso, DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3, Regione Piemonte, giuliacaruso18@gmail.com

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