Il reddito, il patrimonio individuale e familiare e la qualità dell’abitazione.
Gli svantaggi che caratterizzano la posizione sociale individuale – basso titolo di studio, disoccupazione, basso valore della casa – influenzano negativamente le componenti della salute, sia quelle fisiche e psicologiche, sia quelle relative alle malattie croniche. Gli uomini meno istruiti, i disoccupati, coloro che vivono in abitazioni piccole o in affitto, ma anche chi è povero di risorse di aiuto familiare (come i monogenitori o gli anziani soli) mostrano svantaggi significativi di salute, che risultano stabili nel tempo.
Il factsheet numero 1 “Sempre più longevi e un po’ più uguali: una risorsa di salute per lo sviluppo” riassume gli elementi essenziali della prima sezione del libro.
Il factsheet numero 3 :” La persona – risorse e capacità per la salute: sanità” riassume il contributo che ha avuto l’assistenza sanitaria nell’aumento della speranza di vita dei torinesi e nella riduzione delle disuguaglianze.
Questo documento propone a dirigenti e operatori pubblici e privati attenti alle problematiche di genere elementi di conoscenza sugli effetti delle disuguaglianze di genere sulla salute. Offre inoltre indicazioni e strumenti sulle modalità con cui organizzazioni, politiche e servizi possono promuovere l’equità nella salute.
E’ stata recentemente pubblicata dalla Commissione Europea una evidence review dal titolo
Creating More Equal Societies –What Works?
Nel documento vengono riportate evidenze riguardanti l’efficacia di interventi nel contrasto delle disuguaglianze sociali in tre aree chiave della politica: istruzione, sistemi retributivi e sistemi di welfare, con particolare riguardo ai meccanismi di ridistribuzione del reddito attraverso lo strumento del trasferimento sociale.
Si presenta la traduzione italiana del documento di indirizzo politico “I sistemi di protezione sociale ben strutturati possono migliorare la vita dei cittadini e ridurre le disuguaglianze di salute”, realizzato nell’ambito del progetto Drivers for Health Equity (2012-2015), finanziato dal Settimo Programma Quadro dell’UE e coordinato dal network europeo EuroHealthNet.
Segnaliamo un interessante articolo a cura di Riccardo Staglianò pubblicato su “il Venerdì” di Repubblica questa settimana.
Racconta di un viaggio in tram attraverso Torino, a partire dalla precollina (piazza Hermada) dove l’aspettativa di vita è di quasi quattro anni superiore (82,1) rispetto a chi viene al mondo nella circoscrizione operaia delle Vallette (77,8) che è la tappa finale del viaggio.
L’articolo inoltre offre un assaggio di quelli che saranno i contenuti della monografia sui 40 anni di politiche e salute nella città di Torino curata dal nostro gruppo lavoro e che verrà pubblicata nei prossimi mesi.
Disponibile il report conclusivo del progetto SOPHIE dal titolo “Social and economic policies matter for health equity”.
Il progetto finanziato dalla Comunità Europea ha generato nuove evidenze sull’impatto delle politiche strutturali sulle disuguaglianze di salute, e ha sviluppato metodi innovativi per la valutazioni di queste politiche in Europa.Leggi tutto »Concluso il progetto SOPHIE: disponibile il rapporto