Gli interventi e i trattamenti sanitari e socio-sanitari.
Gli interventi di prevenzione sanitaria – cioè il riconoscimento e la presa in carico precoce degli stati di suscettibilità, come gli screening dell’ipertensione o dei tumori prevenibili – sono solitamente molto efficaci, ma risultano in grado di contrastare le disuguaglianze di salute solo se adottano un approccio di iniziativa e non di attesa, pro-attivo e non passivo, a bassa soglia e non ad accesso strutturato e rigido.
Le differenze socioeconomiche influenzano l’accesso agli interventi di prevenzione e ai trattamenti medico-chirurgici efficaci: gli appartenenti alle classi sociali più svantaggiate hanno una maggiore probabilità di accedere a servizi sociosanitari inefficaci e inappropriati, e sono quindi più vulnerabili.
Un documento scritto da EuroHealthNet aiuta a riflettere sulle disuguaglianze di salute ma soprattutto su come dovrà essere il sistema sanitario in futuro, in cui dovranno trovare più spazio la prevenzione e la promozione della salute, la comunità e i servizi presenti sul territorio.
Trenta anni di studi in più di 30 paesi europei raccolti nel libro “Health Inequalities” scritto da Johan Mackenbach, uno dei più importanti studiosi sul tema delle disuguaglianze di salute. Pubblichiamo la traduzione di parte della prefazione e delle principali conclusioni a cui giunge l’autore del libro.
Il primo Rapporto europeo sull’equità nella salute (Health Equity Status Report- HESR), rivela che le disuguaglianze di salute in molti dei 53 paesi europei, sono rimaste le stesse o sono peggiorate nonostante i tentativi da parte dei governi di affrontarle. Il Rapporto inoltre identifica 5 fattori chiave che impediscono a molti bambini, giovani, uomini e donne di conseguire un buono stato di salute e di condurre esistenze sicure e dignitose.Leggi tutto »OMS Europa: i progressi sull’equità nella salute sono in stallo
Durante il convegno dell’Associazione Italiana di Epidemiologia che si è tenuto a Catania a ottobre 2019 si è dato ampio spazio al tema delle disuguaglianze di salute, attraverso un seminario satellite, due sessioni parallele dedicate e due presentazioni in plenaria.
L’Associazione “La Bottega del Possibile” sta sperimentando dal 2016 a Piossasco, insieme ai partner del territorio, nuovi percorsi e luoghi di cura, interventi e servizi di sostegno alla domiciliarità per la popolazione anziana, attraverso l’integrazione tra i Servizi Sociali e Sanitari, tra soggetti pubblici e del privato sociale e tra differenti professioni.
L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida importante per il servizio pubblico che ha bisogno di trovare soluzioni innovative per rispondere alla crescente domanda di cure sanitarie e offrire un’adeguata accessibilità ai servizi assistenziali a questa popolazione. Il progetto CoNSENSo, finanziato dal programma europeo INTERREG, propone un modello di presa in carico e supporto alla popolazione anziana, centrato su un’unica figura professionale, l’infermiere di famiglia e comunità (IFeC). Leggi tutto »Progetto spazio alpino CoNSENSo
Trieste e la sua provincia con circa 235.000 abitanti costituiscono una realtà pilota, precorritrice di fenomeni destinati a emergere sull’intero territorio nazionale. A fronte di una tendenza al calo progressivo del numero di abitanti, l’invecchiamento della popolazione ha provocato un profondo mutamento nella struttura demografica della città.Leggi tutto »Il programma Habitat-Microaree di Trieste.
Il progetto “Infermiere di Comunità” è nato sperimentalmente nell’ambito dell’ex Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 Bassa Friulana nell’anno 1999 e si è sviluppato nell’arco di 20 anni, apportando, all’offerta sanitaria degli utenti, un notevole valore aggiunto in termini di soddisfazione del servizio reso. Leggi tutto »L’infermiere di comunità: un elemento strategico del welfare comunitario generativo
Il progetto “Coeur Solidaire” di cui la Città Metropolitana di Torino è capofila, affronta il difficile tema della definizione ed erogazione di servizi alla popolazione in territori montani.