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Disuguaglianze di salute

Buone Pratiche

Nazionali, Internazionali

Progetto Mihsalud – uomini, donne, bambini, insieme per promuovere la salute

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Mihsalud è un programma realizzato a partire dal 2007 dal Centro di Salute Pubblica di Valencia in collaborazione con diversi centri sanitari e altri soggetti quali il Comune di Valencia, l’associazione ACOEC e un gruppo di associazioni cittadine. Si tratta di un programma di mobilitazione sociale per promuovere la salute e l’accesso ai servizi nelle popolazioni in situazioni di vulnerabilità della città di Valencia.Leggi tutto »Progetto Mihsalud – uomini, donne, bambini, insieme per promuovere la salute

Bambini e adolescenti in situazioni di fragilità: l’impegno del CRC

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Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), network composto da 100 soggetti del Terzo Settore ha effettuato una rassegna delle iniziative messe in campo dalle varie associazioni del network.Leggi tutto »Bambini e adolescenti in situazioni di fragilità: l’impegno del CRC

Le sfide dei modelli territoriali per la salute e l’equità

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In questa newsletter presentiamo alcune esperienze di innovazione dei servizi di medicina territoriale attive in Italia, con cui siamo entrati in contatto nell’ultimo anno. La rassegna non è esaustiva, perché sappiamo che in Italia si stanno sviluppando molte esperienze, anche a livello di sistemi regionali.Leggi tutto »Le sfide dei modelli territoriali per la salute e l’equità

L’esperienza di “Una comunità che si prende cura”

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L’AssociazioneLa Bottega del Possibile” sta sperimentando dal 2016 a Piossasco, insieme ai partner del territorio, nuovi percorsi e luoghi di cura, interventi e servizi di sostegno alla domiciliarità per la popolazione anziana, attraverso l’integrazione tra i Servizi Sociali e Sanitari, tra soggetti pubblici e del privato sociale e tra differenti professioni.

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Progetto spazio alpino CoNSENSo

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L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida importante per il servizio pubblico che ha bisogno di trovare soluzioni innovative per rispondere alla crescente domanda di cure sanitarie e offrire un’adeguata accessibilità ai servizi assistenziali a questa popolazione. Il progetto CoNSENSo, finanziato dal programma europeo INTERREG, propone un modello di presa in carico e supporto alla popolazione anziana, centrato su un’unica figura professionale, l’infermiere di famiglia e comunità (IFeC). Leggi tutto »Progetto spazio alpino CoNSENSo

Il programma Habitat-Microaree di Trieste.

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Trieste e la sua provincia  con circa 235.000 abitanti costituiscono una realtà pilota, precorritrice di fenomeni destinati a emergere sull’intero territorio nazionale. A fronte di una tendenza al calo progressivo del numero di abitanti, l’invecchiamento della popolazione ha provocato un profondo mutamento nella struttura demografica della città.Leggi tutto »Il programma Habitat-Microaree di Trieste.

L’infermiere di comunità: un elemento strategico del welfare comunitario generativo

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Il progetto “Infermiere di Comunità” è nato sperimentalmente nell’ambito dell’ex Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 Bassa Friulana nell’anno 1999 e si è sviluppato nell’arco di 20 anni, apportando, all’offerta sanitaria degli utenti, un notevole valore aggiunto in termini di soddisfazione del servizio reso. Leggi tutto »L’infermiere di comunità: un elemento strategico del welfare comunitario generativo

Sperimentare nuovi servizi in montagna: il progetto “Cuore solidale”

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Il progetto “Coeur Solidaire”  di cui la Città Metropolitana di Torino è capofila, affronta il difficile tema della definizione ed erogazione di servizi alla popolazione in territori montani.

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Equità di genere e processi partecipativi: esempi dalla Svezia

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Esercitare un controllo sulla propria vita, la fiducia negli altri, l’influenza e la partecipazione nella società sono fattori che condizionano la nostra salute. Influenza e partecipazione hanno a che fare con l’inclusione in differenti contesti sociali, ma anche con la possibilità di far sentire la propria voce e di influenzare il proprio contesto di vita.Leggi tutto »Equità di genere e processi partecipativi: esempi dalla Svezia

Le buone pratiche per gli interventi e le politiche orientate all’equità

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Durante le due giornate formative si è parlato anche di buone pratiche, in particolare quelle orientate all’equità. Una buona pratica secondo la definizione di Kahan e Goodstadt del 2001 è “un intervento, una attività, un programma che “in armonia con i principi, i valori, le credenze e le prove di efficacia e ben integrato con il contesto ambientale, è tale da poter raggiungere il miglior risultato possibile in una determinata situazione”.

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