“Se questa è una salute: la disumanità della guerra”
Il 22 settembre 2023, presso il Sermig di Torino, nell’ambito del Progetto to-B, è stato organizzato il seminario “Se questa è una salute: la disumanità della guerra”.
Il 22 settembre 2023, presso il Sermig di Torino, nell’ambito del Progetto to-B, è stato organizzato il seminario “Se questa è una salute: la disumanità della guerra”.
È stato recentemente pubblicato dal WHO il documento “COVID-19 and the social determinants of health and health equity: evidence brief”. Questo ricco documento esamina l’influenza dei determinanti sociali della salute sulla pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sull’impatto differenziale della pandemia tra i gruppi di popolazione.
TOOLDIS è una cassetta degli attrezzi per comprendere meglio il complesso fenomeno delle disuguaglianze di salute nelle regioni italiane, per capire quali fattori di rischio comportamentale hanno un peso maggiore, quali di essi sono più influenzati dalle differenze socio-economiche, quali sono le azioni di promozione e prevenzione della salute caratterizzate da un’esplicita attenzione al contrasto delle disuguaglianze.Leggi tutto »TOOLDIS, un nuovo strumento operativo per contrastare gli effetti delle disuguaglianze sociali
Trenta anni di studi in più di 30 paesi europei raccolti nel libro “Health Inequalities” scritto da Johan Mackenbach, uno dei più importanti studiosi sul tema delle disuguaglianze di salute. Pubblichiamo la traduzione di parte della prefazione e delle principali conclusioni a cui giunge l’autore del libro.
Il 10 maggio si è tenuto a Bologna il seminario “Equità in salute. Evidenze quantitative ed esempi di azioni di promozione”. In quell’occasione è stato presentato il dossier con i risultati della mortalità, generale e per cause, in relazione alle condizioni socioeconomiche nell’ambito dello Studio Longitudinale emiliano che include i residenti nei comuni Bologna, Modena e Reggio Emilia tra il 2001 e il 2016.
Leggi tutto »L’esperienza dell’Emilia-Romagna sulla misura e il contrasto delle disuguaglianze
Mercoledì 27 febbraio 2019, alla presenza della Ministro della Salute Giulia Grillo, è stato presentato il volume Atlante italiano delle disuguaglianze di mortalità per livello di istruzione promosso dall’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) e realizzato in collaborazione con Istat e il Servizio di Epidemiologia della Regione Piemonte.Leggi tutto »Atlante italiano delle disuguaglianze di mortalità per livello di istruzione
Durante le ultime decadi in Italia si è visto un progressivo miglioramento delle condizioni di salute e livelli di disuguaglianze sociali che risultano meno pronunciati rispetto ad altri paesi Europei.
Eppure, le medie mascherano l’esistenza di differenze sistematiche: le persone più abbienti stanno meglio, si ammalano di meno e vivono più a lungo.Leggi tutto »Ridurre e contrastare le disuguaglianze di salute in Italia: le tappe del percorso
Si è recentemente conclusa un’esperienza locale di coinvolgimento dei portatori di interesse (stakeholder engagement), realizzata a partire dalla pubblicazione di un rapporto sulle disuguaglianze di salute nella città di Torino. L’intero processo, guidato da un gruppo di ricerca coordinato dal Servizio di Epidemiologia della Regione Piemonte (SEPI) è partito dall’analisi di risultati epidemiologici e ha creato uno spazio di discussione inedito basato sulla cooperazione e sullo scambio di esperienze tra gli attori coinvolti.Leggi tutto »Dai dati alle politiche, l’esperienza di Torino di coinvolgimento degli stakeholder
Le disuguaglianza di salute tra donne e uomini persistono, determinate da relazioni asimmetriche di potere in molte sfere sociali (nel lavoro, in famiglia, ecc.) che si esprimono in differenti gradi di controllo che le persone riescono ad esercitare sulle proprie scelte di vita e di salute. L’intreccio tra le disuguaglianze sociali e le differenze biologiche, inoltre, rende ancora più difficile andare a fondo dei meccanismi di iniquità.Leggi tutto »Uguaglianza di genere e salute
L’ospedalizzazione evitabile (OE) include i ricoveri per una serie di condizioni che sono potenzialmente trattabili attraverso un’appropriata e tempestiva assistenza territoriale senza il ricorso all’assistenza ospedaliera. Questo indicatore viene perciò utilizzato come indicatore di accesso e qualità delle cure primarie. Lo studio presentato al XLI Congresso dell’AIE aveva l’obiettivo di confrontare l’OE tra cittadini italiani e stranieri provenienti da paesi a forte pressione migratoria, nella coorte veneziana della rete italiana degli Studi Longitudinali Metropolitani (SLM).