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Disuguaglianze di salute

Il ruolo delle Associazioni di volontariato nell’integrazione degli stranieri nei programmi di screening oncologici

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Gli screening di popolazione sono percorsi organizzati di prevenzione e diagnosi precoce offerti gratuitamente alla popolazione residente in un determinato territorio ed appartenente ad una specifica fascia di età considerata a rischio per tumore della mammella, della cervice uterina o del colon retto. È stato dimostrato che i programmi di screening organizzato, con l’inserimento dell’intera popolazione bersaglio all’interno di percorsi diagnostici e terapeutici di qualità controllata, riducono le diseguaglianze sociali in termini di salute nella popolazione che vi partecipa. I programmi, per ottenere il maggior coinvolgimento possibile, ricorrono all’invito attivo, ovvero contattano proattivamente l’utenza tramite lettera, offrendo in genere un appuntamento prefissato. Pertanto, sulla carta, tutte le persone che risiedono in un determinato territorio hanno le stesse possibilità di accesso al programma di screening di competenza. Tuttavia nella realtà questo non avviene.

In Piemonte, come in altre regioni italiane, le persone straniere residenti (che rappresentano una quota rilevante della popolazione bersaglio degli screening), pur essendo invitate in quanto in possesso di regolare permesso di soggiorno e quindi presenti nelle anagrafi sanitarie, partecipano significativamente meno ai programmi di screening regionali rispetto alle persone italiane. Ciò è principalmente dovuto a barriere linguistiche e/o culturali, che limitano la possibilità di comprendere il significato e l’importanza dei test proposti e/o le indicazioni corrette per eseguirli. Inoltre questo sottogruppo di popolazione tende a cambiare spesso domicilio, con la conseguenza di non essere sempre raggiungibile dalle lettere di invito.

Un discorso a parte va fatto per quegli stranieri che invece non sono in possesso del permesso di soggiorno e che quindi non rientrano nelle anagrafiche di screening. Tali soggetti diventano raggiungibili solo attraverso progetti di collaborazione ad hoc con le associazioni territoriali di volontariato e quelle che si occupano di immigrazione, che si fanno carico dell’assistenza socio-sanitaria di persone in situazione di marginalità e di vulnerabilità socioeconomica, con particolare attenzione agli “Stranieri Temporaneamente Presenti” (STP).

Le Associazioni rappresentano luoghi di aggregazione per le persone straniere, rappresentando contesti ideali per rintracciare quelle fasce di popolazione particolarmente vulnerabili altrimenti difficilmente raggiungibili dall’offerta dei servizi sanitari e di screening. La presenza di mediatori linguistici e culturali è di fondamentale importanza per avvicinare i soggetti a una cultura della prevenzione, incoraggiando una loro interazione con i programmi di screening. Inoltre la diffusione di materiali informativi multilingue favorisce una maggiore comprensione dell’informazione, promuovendo e agevolando l’accesso degli stranieri ai programmi di screening.

Il Piano Regionale della Prevenzione, che si fonda su equità e intersettorialità, all’interno del Programma Libero 15, raccoglie obiettivi, attività e indicatori dei programmi regionali di screening oncologici: Prevenzione Serena prevede lo sviluppo dell’azione 15.9 (orientata all’equità) finalizzata a promuovere la partecipazione di sottogruppi svantaggiati della popolazione ai programmi di screening.

La SSD Epidemiologia Screening CRPT – CPO Piemonte (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) coordina le attività del programma regionale di screening Prevenzione Serena e monitora e valuta l’andamento degli indicatori e standard di qualità definiti a livello nazionale.

Nell’ottica di contribuire a ridurre le disuguaglianze di accesso ai programmi di screening oncologici per le popolazioni straniere, è indispensabile attivare una rete di alleanze tra il Sistema Sanitario pubblico e quegli attori che si interfacciano abitualmente con sottogruppi di popolazione svantaggiata e difficile da raggiungere.

Il programma di screening Prevenzione Serena, attraverso il CPO Piemonte, collabora da anni con le associazioni SERMIG – Arsenale della Pace e Camminare Insieme per raggiungere i soggetti stranieri, in particolare STP, che, dopo il primo accesso effettuato tramite gli enti che operano sul campo, entrano nell’anagrafica dello screening e ricevono quindi regolarmente gli inviti alle scadenze previste. La possibilità di accesso è offerta a tutte le donne e uomini che rientrano nelle fasce di età indicate dai protocolli regionali di screening per la prevenzione dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon-retto.

Questa collaborazione (con il Sermig dal 2015 e con Camminare Insieme dal 2017) è iniziata con lo screening del tumore della cervice uterina e poco dopo si è estesa anche allo screening del tumore della mammella. A oggi sono stati effettuati circa 800 test di screening della cervice uterina circa 170 mammografie. Solo più recentemente, a partire dal 2022, la collaborazione è stata estesa anche allo screening del carcinoma colorettale (che vede coinvolta anche la popolazione maschile) con 35 test effettuati.

Questa alleanza, per ora attiva sul territorio di Torino, tra istituzione sanitaria e associazioni di volontariato del terzo settore rappresenta un modello virtuoso che ad oggi è riuscito a far rientrare nei programmi di screening non solo molti STP, ma anche stranieri regolarmente iscritti all’anagrafe sanitaria regionale che hanno preferito o sono riusciti ad accedere all’esame di screening attraverso canali di accesso diversi da quello istituzionale.

L’esportazione di un modello organizzativo di questo tipo in altre aree della Regione Piemonte, ma forse anche in altre realtà del territorio italiano, potrebbe favorire un’adesione maggiore della popolazione immigrata agli screening oncologici, e più in generale facilitarne l’accesso al sistema sanitario.

Per accedere al materiale di supporto del progetto di collaborazione è possibile cliccare qui

A cura di Cristiano Piccinelli – CPO Piemonte, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Referente Equità Programma Libero 15- Screening Oncologici. cristiano.piccinelli@cpo.it