Salvaguardare la salute mentale materna durante il periodo perinatale è una sfida di fondamentale importanza per la salute pubblica: i disturbi mentali materni non trattati possono avere effetti profondi e duraturi sia sulle madri che sui neonati se non trattati.
Le madri con depressione potrebbero avere difficoltà a mangiare, dormire e altri aspetti della cura di sé stesse e dei loro bambini, il che può aumentare il rischio di altre condizioni di salute.
Il disagio psichico perinatale è associato a esiti avversi alla nascita, come la natimortalità e la nascita pretermine [1] [2] [3] [4] [5] [6], ed effetti dannosi sullo sviluppo del bambino, inclusi problemi cognitivi, comportamentali e psicomotori, che a loro volta aumentano il rischio di disturbi neuropsichiatrici in età avanzata. La malattia mentale prolungata o grave ostacola l’attaccamento madre-neonato, l’allattamento (è stato riconosciuto un legame tra l’umore materno e l’effetto dell’ossitocina durante l’allattamento: livelli più elevati di ossitocina materni sono associati a risultati positivi nello sviluppo sociale del bambino e nella sua salute mentale[7]) e la cura del bambino[8] [9] [10] come un basso tasso di vaccinazioni e peggiori prestazioni scolastiche[11] [12].
L’OMS stima[13] che circa il 10% delle donne incinte e il 13% di quelle che hanno appena partorito svilupperanno un disturbo di salute mentale; questi tassi sono più elevati (circa il 16% durante la gravidanza e il 20% dopo il parto) nei paesi a basso e medio reddito dove l’accesso all’assistenza sanitaria mentale è limitato (meno di un operatore di salute mentale ogni 100.000 abitanti[14] nei paesi a basso reddito rispetto a circa uno ogni 2000 nei paesi ad alto reddito).
I fattori di rischio per i problemi di salute mentale nel periodo perinatale includono storia di malattia mentale, fattori biologici, povertà, assenza di una rete di supporto sociale, razzismo e discriminazione, migrazione, stress estremo, esposizione alla violenza, situazioni di emergenza e conflitto, disastri naturali e traumi[15].
Il disturbo più comune è la depressione postnatale, ma si possono riscontrare anche ansia, psicosi postpartum, disturbo da stress post-traumatico, schizofrenia e disturbo bipolare[16]. Lo screening di routine [17] dovrebbe far parte delle cure prenatali e postnatali per garantire che le donne ricevano un supporto adeguato, che comprenda psicoterapia, terapia cognitiva, gruppi di supporto ed eventuali trattamenti farmacologici.
La pandemia di COVID-19 ha anche portato a un aumento dell’ansia e della depressione materna[18] nel periodo perinatale, a causa delle preoccupazioni per la trasmissione verticale del virus, della limitata accessibilità agli appuntamenti e alle risorse per le cure prenatali e della riduzione dell’interazione sociale e del supporto[19].
La situazione è particolarmente complessa se si considera che spesso le donne che soffrono di questi disturbi tendono a non chiedere aiuto per paura dello stigma o di perdere la custodia del bambino.
In Italia è stata condotta un’indagine sui Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) alla quale hanno partecipato il 94% dei DSM nazionali e dalla quale è emerso che soltanto il 58% offre un counselling preconcezionale alle proprie utenti in età riproduttiva e solo il 5% dispone di materiale informativo per questo scopo; il 54% non è dotato di un’équipe o di un professionista di riferimento per la psicofarmacoterapia durante la gravidanza e l’allattamento e l’80% non ha definito un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per i disturbi mentali perinatali[20].
Un occhio di riguardo va posto alle donne migranti e in gravidanza che affrontano fattori di stress pre-migrazione (carestie, conflitti) e durante il viaggio e nell’adattamento nel Paese d’arrivo i quali possono renderle ancora più vulnerabili alle malattie mentali. Si stima che il 25% soffra di depressione perinatale, il 20% di ansia perinatale e il 10% di stress post traumatico perinatale[21].
Il suicidio materno che è una delle cause principali di morte materna, soprattutto nei Paesi ad alto reddito, rappresentando circa il 20% dei decessi postpartum[22] [23] : nella maggior parte dei casi le donne morte per suicidio avevano una storia psichiatrica diagnosticata prima o durante la gravidanza.[24] [25] [26] È quindi di fondamentale importanza identificare le donne a rischio, ma non sempre è possibile a causa di ostacoli come l’insufficiente applicazione di test di screening, la carente formazione degli operatori ostetrici, la scarsità di risorse per la salute mentale e lo stigma; mentre l’identificazione, la prevenzione, il trattamento e la sensibilizzazione sui disturbi mentali materni nel periodo perinatale dovrebbero essere una priorità.
Lo stigma è una sfida importante nell’affrontare tutti i disturbi di salute mentale, e questo è particolarmente evidente nel contesto della maternità, dove vengono poste sulle madri ulteriori aspettative e richieste della società, che possono indurre sentimenti di vergogna o senso di colpa e deteriorare ulteriormente la salute mentale materna. Questo stigma può portare alla riluttanza a cercare aiuto e deve essere sradicato per creare un ambiente sicuro e solidale in cui le preoccupazioni possano essere condivise.
A cura di Luisa Mondo, Servizio di Epidemiologia, ASL TO3, Regione Piemonte
[1] Maher GM, Ward LJ, Hernandez L, Kublickas M, Duvekot JJ, McCarthy FP, Khashan AS, Kublickiene K. Association between socioeconomic status with pregnancy and neonatal outcomes: An international multicenter cohort. Acta Obstet Gynecol Scand. 2023 Nov;102(11):1459-1468
[2] Glynn LM, Schetter CD, Hobel CJ, Sandman CA. Pattern of perceived stress and anxiety in pregnancy predicts preterm birth. Health Psychol. 2008 Jan;27(1):43-51
[3] Sandman CA, Glynn L, Schetter CD, Wadhwa P, Garite T, Chicz-DeMet A, Hobel C. Elevated maternal cortisol early in pregnancy predicts third trimester levels of placental corticotropin releasing hormone (CRH): priming the placental clock. Peptides. 2006 Jun;27(6):1457-63
[4] Grote NK, Bridge JA, Gavin AR, Melville JL, Iyengar S, Katon WJ. A meta-analysis of depression during pregnancy and the risk of preterm birth, low birth weight, and intrauterine growth restriction. Arch Gen Psychiatry. 2010 Oct;67(10):1012-24
[5] Simonovich SD, Nidey NL, Gavin AR, Piñeros-Leaño M, Hsieh WJ, Sbrilli MD, Ables-Torres LA, Huang H, Ryckman K, Tabb KM. Meta-Analysis Of Antenatal Depression And Adverse Birth Outcomes In US Populations, 2010-20. Health Aff (Millwood). 2021 Oct;40(10):1560-1565
[6] Dowse E, Chan S, Ebert L, Wynne O, Thomas S, Jones D, Fealy S, Evans TJ, Oldmeadow C. Impact of Perinatal Depression and Anxiety on Birth Outcomes: A Retrospective Data Analysis. Matern Child Health J. 2020 Jun;24(6):718-726
[7] Oxytocin system of breastfeeding affected in mothers with postnatal depression
[8] Safeguarding maternal mental health in the perinatal period, eClinicalMedicine, Volume 71,
[9] Maternal Mental Health Awareness Week
[10] World Health Organization, Improving early childhood development: WHO Guideline, 2020
[11] UN DUE TRE… STELLA I primi anni di vita
[12] Bauer A. et al., Perinatal depression and child development: exploring the economic consequences from a South London cohort, Psychol Med., Vol. 45(1), pp. 51 61, 2015, doi: 10.1017/S0033291714001044
[13]https://www.who.int/teams/mental-health-and-substance-use/promotion-prevention/maternal-mental-health
[14] Manolova G, Waqas A, Chowdhary N, Salisbury T T, Dua T. Integrating perinatal mental healthcare into maternal and perinatal services in low and middle income countries BMJ 2023; 381 :e073343 doi:10.1136/bmj-2022-073343
[15] https://www.rcgp.org.uk/policy/rcgp-policy-areas/perinatal-mental-health
[16] Howard LM, Khalifeh H. Perinatal mental health: a review of progress and challenges. World Psychiatry. 2020 Oct;19(3):313-327. doi: 10.1002/wps.20769. PMID: 32931106; PMCID: PMC7491613./
[17]Antenatal and postnatal mental health: clinical management and service guidance, Clinical guideline, Published: 17 December 2014, Last updated: 11 February 2020
[18] Smith KA, Howard LM, Vigod SN, D’Agostino A, Cipriani A. Perinatal mental health and COVID-19: Navigating a way forward. Aust N Z J Psychiatry. 2023 Jul;57(7):937-943
[19]https://www.cambridge.org/core/journals/bjpsych-open/article/impact-of-the-covid19-pandemic-on-perinatal-services-and-maternal-mental-health-in-the-uk/88BB3634813710CCF6808014C8ED136D
[20] Lega I. et al., Perinatal mental health care in the Italian Mental Health Departments: a national survey, European Psychiatry, Vol. 24, pp. 125, Maggio 2024, doi: 10.1192/j.eurpsy.2024.1749
[21]Lancet Public Health The global burden of perinatal common mental health disorders and substance use among migrant women: a systematic review and meta-analysis Kerrie Stevenson 1, Gracia Fellmeth 2, Samuel Edwards 3, Clara Calvert 4, Phillip Bennett 5, Oona M R Campbell 6, Daniela C Fuhr 7 2023 Mar;8(3)
[22]Chin K, Wendt A, Bennett IM, Bhat A. Suicide and Maternal Mortality. Curr Psychiatry Rep. 2022 Apr;24(4):239-275.
[23]Lega I. et al., Regional maternal mortality working group. Maternal suicide in Italy, Archives of Women’s Mental Health, Vol. 23(2), pp. 199206, Aprile 2020
[24] https://tech.icrewplay.com/suicidio-materno-fattori-morti-perinatali/
[25]Zivin K, Zhong C, Rodríguez-Putnam A, et al. Suicide Mortality During the Perinatal Period. JAMA Netw Open. 2024
[26]https://www.disuguaglianzedisalute.it/quale-assistenza-i-paesi-ricchi-offrono-alle-donne-immigrate-prima-durante-e-dopo-la-gravidanza/