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Disuguaglianze di salute

Pochi progressi per il GOAL 10 “Ridurre le disuguaglianze”dell’Agenda ONU 2030

Tempo di lettura: 3 minuti

L’ Alleanza per lo Sviluppo sostenibile (ASviS) ha pubblicato il Rapporto “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” in cui, a metà del cammino definito nel settembre del 2015 dall’Assemblea generale dell’Onu per il conseguimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, fa il punto rispetto al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

Come si legge nel rapporto

il nostro Paese appare “fuori linea” rispetto ai 17 Obiettivi che ci siamo impegnati a centrare entro la fine di questa decade. Se per sei Obiettivi la situazione è addirittura peggiorata rispetto al 2010, per tre è stabile e per otto i miglioramenti sono contenuti.

Gli indicatori compositi elaborati dall’ASviS mostrano peggioramenti rispetto al 2010 per la povertà (Goal 1), i sistemi idrici e igienico-sanitari (Goal 6), la qualità degli ecosistemi terrestri e marini (Goal 14 e 15), la governance (Goal 16) e la partnership (Goal 17); una sostanziale stabilità per gli aspetti legati al cibo (Goal 2), alle disuguaglianze (Goal 10) e alle città sostenibili (Goal 11); miglioramenti molto contenuti (inferiori al 10% in 12 anni) per sei Obiettivi (istruzione, parità di genere, energia rinnovabile, lavoro dignitoso, innovazione e infrastrutture, lotta al cambiamento climatico) e aumenti di poco superiori per due (salute ed economia circolare).

Nel rapporto si fa un affondo su ognuno degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, per quanto riguarda il goal 10 “Ridurre le disuguaglianze” la situazione rimane pressoché stabile.

Come si legge

L’indice composito risulta sostanzialmente stabile per tutto l’arco di tempo considerato. Tra il 2010 e il 2021 migliorano gli indicatori relativi al tasso di occupazione giovanile, che passa dal 65,1% al 66,1%, e la quota di extracomunitari con permessi di soggiorno di lungo periodo, che aumenta dal 50,5% al 64,3%. Peggiorano invece nettamente il rapporto fra il reddito ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il più basso reddito (che passa da 5,7 a 6,2), e il rischio di povertà: infatti, la percentuale di persone con un reddito inferiore o pari al 60% del reddito mediano sul totale delle persone residenti aumenta dal 18,7% al 20,1%.

La disuguaglianza territoriale resta sostanzialmente invariata tra il 2010 e il 2020, in quanto il valore medio delle migliori cinque regioni diminuisce allo stesso tasso di quello delle peggiori cinque regioni. Nell’ultimo biennio la distanza si riduce grazie al miglioramento del valore medio delle ultime cinque regioni, a fronte della stabilità delle prime cinque)

Il Rapporto fa il punto anche sull’andamento dei Paesi Ue rispetto all’obiettivo 10 “Ridurre le disuguaglianze”.

Si legge infatti che

Lituania ed Estonia mostrano i miglioramenti più importanti tra il 2015 e il 2021, grazie alla riduzione dell’indice della disuguaglianza del reddito (rispettivamente -1,3 e -1,2 punti) e all’incremento della quota di reddito percepito dal 40% più povero della popolazione (rispettivamente +1,5 e +1,9 punti). Bulgaria e Lettonia, invece, sono i Paesi che mostrano il maggiore arretramento: in Bulgaria peggiorano il “rapporto tra il rischio di povertà dei cittadini non UE e quello dei cittadini residenti” e quello tra il tasso di ococcupazione giovanile e il tasso di occupazione totale. In Lettonia, peggiora il rapporto tra il tasso di laureati in aree rurali e quello di chi vive nelle città.

L’Italia si colloca al terzultimo posto della classifica, pur registrando un lieve miglioramento tra il 2015 e il 2021. L’andamento positivo è dovuto all’incremento del rapporto tra tasso di occupazione giovanile e tasso totale di occupazione (da 66,6 a 70,8 punti), che rimane tuttavia uno dei più bassi d’Europa (la media UE27 si attesta nel 2021 a 85,9 punti).

Maggiori informazioni

Rapporto ASviS 2023 – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

Goal 10 “Ridurre le disuguaglianze” – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (asvis.it)


A cura di Luisella Gilardi, DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute Regione Piemonte

luisella.gilardi@dors.it