Ophelia è un processo volto a migliorare i risultati in materia di salute e benessere delle comunità attraverso un dialogo autentico, un coinvolgimento attivo e una costante collaborazione con le persone. Ophelia è il risultato di oltre 20 anni di ricerca, valutazione, formazione e pratica. Ogni progetto Ophelia mira a migliorare la salute e l’equità aumentando la disponibilità e l’accessibilità delle informazioni di salute e dei servizi sanitari, rispondendo in modo adeguato alle caratteristiche dei diversi contesti e ai bisogni locali.
Il processo Ophelia identifica i bisogni di alfabetizzazione alla salute della comunità per poi co-progettare e sperimentare potenziali soluzioni. L’ approccio si basa sui punti di forza delle comunità ed è orientato a soluzioni concrete per migliorare l’alfabetizzazione alla salute delle persone e rendere accessibili le informazioni e la “navigazione” dei servizi sanitari. La co-progettazione è alla base del processo Ophelia: attraverso una partecipazione e collaborazione significativa di un’ampia gamma di persone (i membri e i leader della comunità, gli operatori sanitari, gli amministratori locali,…) gli interventi sviluppati consentono di rispondere ai bisogni locali, rendendo le azioni efficaci, attuabili e sostenibili nel tempo.
Perché utilizzare Ophelia?
Ophelia è stata progettata in collaborazione con e per gli operatori sanitari, i servizi sociali, i comuni, gli Enti pubblici, il terzo settore, le organizzazioni di comunità, il settore privato.
Gli Enti e le organizzazioni possono trarre vantaggio dall’utilizzo del processo Ophelia perché è uno strumento che aiuta a comprendere in profondità i bisogni informativi delle persone e le esigenze di salute pubblica delle comunità, facendo leva sulle risorse locali.
Il processo Ophelia può anche essere utilizzato come valutazione della soddisfazione percepita dalla comunità rispetto alla qualità dell’assistenza sanitaria, all’efficacia e efficienza dei servizi e all’accessibilità delle informazioni di salute. Avere un feedback da parte della comunità locale rispetto alla fiducia e soddisfazione nei confronti degli operatori e dei servizi di sanità pubblica è molto importante per comprendere cosa funziona, cosa si può migliorare e come sostenere al meglio i membri della comunità nelle loro scelte di salute.
Chi ha progettato Ophelia?
Ophelia è stata sviluppata nel 2014 da un team di ricerca sulla salute pubblica guidato dal professor Richard Osborne, in collaborazione con il governo dello Stato di Victoria (Australia) e servizi sanitari e di comunità. Lo sviluppo è stato finanziato da sovvenzioni dell’Australian Research Council, del governo dello Stato di Victoria e della Deakin University. La sperimentazione iniziale ha coinvolto nove contesti, tra cui ospedali, servizi sanitari locali, comuni, situati in aree metropolitane e rurali. Dopo questo imponente processo di sviluppo e sperimentazione, Ophelia è stata ulteriormente perfezionata attraverso un’attenta implementazione e valutazione in diversi contesti e paesi. Oggi Ophelia è utilizzato in molti paesi e in contesti diversi. Tra questi figurano l’Africa (ad esempio Mali, Burkina Faso, Egitto), l’Asia (ad esempio India, Filippine, Thailandia, Brunei), il Nord America (Canada), l’Europa (ad esempio Danimarca, Francia, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Regno Unito). Anche in Italia si comincia a sperimentare il processo Ophelia in alcuni progetti pilota.
Gli 8 principi di Ophelia
Il processo Ophelia è guidato da otto principi. Applicare questi principi aiuta ad adattare e implementare il processo Ophelia in base alle conoscenze e ai bisogni informativi locali, garantendo i migliori risultati in termini di salute ed equità. I principi permettono di applicare il processo Ophelia in contesti diversi, dai paesi a basso reddito a quelli ad alto reddito, comprese le popolazioni emarginate e diversificate.
Gli otto principi sono i seguenti:
- Orientamento ai risultati
L’obiettivo è il miglioramento della salute e la riduzione delle disuguaglianze
- Guidato dall’equità
Tutte le attività in tutte le fasi danno priorità ai gruppi di popolazione svantaggiati e a coloro che affrontano disuguaglianze nell’accesso ai servizi e alle informazioni di salute
- Approccio di co-progettazione
In tutte le attività e in tutte le fasi, le parti interessate collaborano nella progettazione di soluzioni
- Diagnosi dei bisogni
I bisogni locali si valutano in modo partecipato, raccogliendo dati relativi ai territori di intervento
- Guidato dalle conoscenze locali
Lo sviluppo e l’implementazione degli interventi si basa sull’esperienza e sulle competenze locali
- Sostenibile
Le buone pratiche di alfabetizzazione alla salute diventano nel tempo la normale prassi nelle politiche locali
- Reattività e adattabilità
Riconoscere che i bisogni di alfabetizzazione alla salute e le relative risposte variano tra individui, contesti, paesi, culture e nel tempo
- Applicato in modo sistematico
Un approccio multilivello in cui risorse, interventi, ricerca e politica collaborano per sviluppare e migliorare l’alfabetizzazione alla salute
Le tre fasi del processo Ophelia
Il processo Ophelia si articola in tre fasi:
Fase 1: valutazione dei bisogni; Fase 2:co-progettazione e sperimentazione di azioni di alfabetizzazione alla salute; Fase 3: implementazione, valutazione e miglioramento continuo della qualità.
Fase 1 – Identificare i punti di forza, i bisogni e le ipotesi di intervento
La prima fase del processo Ophelia riguarda la raccolta di informazioni e dati locali. In questa fase Ophelia prevede in genere l’uso di questionari multidimensionali sull’health literacy (HLQ) o sulla digital health literacy (eHLQ) per indagare i diversi punti di forza, i bisogni e le preferenze in materia di alfabetizzazione alla salute di individui e comunità.
Al termine di questa fase è prodotto un progetto dettagliato e un piano di coinvolgimento delle parti interessate che comprende una valutazione dei bisogni di alfabetizzazione alla salute e ipotesi di azioni e interventi per rispondere a questi bisogni.
Fase 2 – Individuare, pianificare e sperimentare le azioni di alfabetizzazione alla salute
La fase 2 seleziona le idee per la co-progettazione di azioni di alfabetizzazione alla salute, pianifica le azioni, le testa e le perfeziona. Le azioni di alfabetizzazione alla salute derivanti dal processo Ophelia non devono necessariamente essere onerose o richiedere molte risorse. Anche piccole azioni possono fare una grande differenza. Ad esempio, in ambito clinico, i medici possono modificare lo stile comunicativo con i propri pazienti al fine di migliorare la loro comprensione delle informazioni di salute e coinvolgerli in modo più consapevole e attivo nelle decisioni che riguardano la salute e/o il processo di cura.
Fase 3 – Valutare, migliorare e sostenere le azioni di alfabetizzazione alla salute
La fase 3 implementa e valuta le azioni di alfabetizzazione alla salute e sviluppa una strategia di miglioramento continuo della qualità, che possa essere sostenibile nel tempo.
Il Manuale Ophelia
Il Manuale Ophelia è il risultato di oltre 20 anni di ricerca, valutazione, formazione e pratica. Il Manuale fornisce una guida all’utilizzo del processo Ophelia (Optimising Health Literacy and Access) per lo sviluppo di interventi e azioni efficaci nel migliorare l’alfabetizzazione alla salute e nel ridurre le disuguaglianze.
Bibliografia
- Osborne R. H. et al., The grounded psychometric development and initial validation of the Health Literacy Questionnaire (HLQ), BMC Public Health, 2013
- Batterham R. W. Et al., The OPtimising HEalth LIterAcy (Ophelia) process: study protocol for using health literacy profiling and community engagement to create and implement health reform, BMC Public Health, 2014
- Beauchamp A. et al., Systematic development and implementation of interventions to OPtimise Health Literacy and Access (Ophelia), BMC Public health, 2017
- Cheng C. et al., Co-designing eHealth and Equity Solutions: Application of the Ophelia (Optimizing Health Literacy and Access) Process, Frontiers in public health, 2020
A cura di Eleonora Tosco – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute – ASL TO3- Regione Piemonte


