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Disuguaglianze di salute

Il volontariato oggi: ridurre le distanze

Tempo di lettura: 3 minuti

Questi mesi di pandemia hanno messo a dura prova l’attività dalle associazioni di volontariato a sostegno delle fasce vulnerabili. Il lockdown ha limitato le possibilità di accesso ai servizi, i momenti di incontro e costretto a reiventarsi i modi di essere vicini alle persone, soprattutto attraverso l’attivazione di sistemi di ascolto a distanza. All’emergenza sanitaria si sono sommate le emergenze sociali con l’aumento della povertà, della precarietà e dell’isolamento, soprattutto delle fasce più deboli.

Come ripartire?

Su questi temi si sono interrogate sabato 9 ottobre l’Ufficio Pastorale Migranti e la Camminare Insieme, due importanti Associazioni di volontariato che operano a Torino a fianco di immigrati, senza fissa dimora, famiglie e singole persone in difficoltà.  L’incontro è stata l’occasione per lanciare il Progetto ‘Proximo’, finanziato dalla Regione Piemonte, finalizzato a sviluppare l’azione delle due Associazioni su tre filoni.

  • L’incremento della domiciliarità, con l’obiettivo di farsi prossimi ai contesti di vita (casa, famiglia, quartiere) delle persone che vengono a bussare alla porta. Questi mesi, proprio per le difficoltà di spostamento, è stato fondamentale arrivare dove la gente vive con cibo, in particolare per famiglie con minori, materiale scolastico, informazioni e supporto per l’accesso ai servizi in caso di necessità.
  • Il sostegno al percorso materno infantile, in collaborazione con il servizio sanitario, per accompagnare le neo mamme fin dai primi giorni di gravidanza e rafforzare le attività di sostegno alla genitorialità.
  • La formazione, di operatori e volontari con l’obiettivo di sviluppare l’integrazione fra le diverse professionalità (sanitarie, sociali, educative) e favorire la costruzione di reti fra i diversi soggetti che operano a contrasto delle disuguaglianze sociali.

La giornata è stata ricca di interventi qualificati che hanno approfondito diversi aspetti legati al ruolo del volontariato e all’importanza di sviluppare una cultura della solidarietà e dell’accoglienza.

La necessità di un volontariato qualificato, portatore di identità e di valori forti, in grado di confrontarsi con le culture altre, in un’ottica di interdipendenza e rispetto reciproco (Ermis Segatti). Fondamentale nella manutenzione e rafforzamento dei ‘legami deboli’, quelli di cui abbiamo così tanto sentito la mancanza durante le fasi più rigide del lockdown: i vicini di casa, i colleghi di lavoro, gli amici che si incontrano nel quartiere o fuori della scuola. Una risorsa particolarmente importante per le fasce sociali a rischio di isolamento (mamme immigrate sole, giovani coppie con minori, anziani soli) (Norma De Piccoli).

L’antropologo Adriano Favole, ha sottolineato il valore che ha nelle nostre società la ‘condivisione di umanità’, una socialità fatta di presenza e vicinanza dell’altro, basata sul ‘Noi’, un volontariato ad ‘alta intensità di socialità’.

Considerare la famiglia come unità con cui operare, anche in un’ottica transnazionale è la nuova sfida di chi opera con persone immigrate, ricordando l’importanza che continuano ad avere la famiglia e il rapporto con le reti comunitarie, anche quando sono lontane (Arianna Santero).

La mattina si è conclusa con l’intervento della parlamentare Livia Turco, che ha sottolineato la responsabilità politica del volontariato nel promuovere una società dell’inclusione.

Il pomeriggio ha fornito delle indicazioni operative sui possibili sviluppi del progetto ‘Proximo’ rispetto al contrasto delle disuguaglianze sociali e di salute, aggravate dagli effetti della pandemia (Giuseppe Costa). Silvana Quadrino ha rilanciato il ruolo del volontariato come spazio di ascolto e accoglienza e della ‘narrazione’ come momento della ‘cura’, in cui ‘onoriamo le storie degli altri’.

Giulio Fornero, direttore sanitario e Giorgio Quaglia, responsabile IT della Camminare Insieme hanno chiuso la giornata presentando i nuovi strumenti di telemedicina che saranno messi a disposizione per il supporto delle Cure Domiciliari.

Si è trattato di un primo momento di confronto che si svilupperà in un percorso formativo che vedrà coinvolti operatori e volontari e dovrà definire le nuove modalità operative ed organizzative delle due Associazioni.

Registrazione e  video del Convegno 

  • mattinata

https://youtu.be/P_akHyR8bKM

  • pomeriggio

https://youtu.be/ZhI23Rhqd80

A cura di Maurizio Marino – Volontario della Camminare Insieme

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