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Disuguaglianze di salute

Verso un’equità di genere nella salute: lo studio nell’ambito del progetto Sophie

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Nonostante godano di un’aspettativa di vita più lunga, le donne vivono generalmente meno anni in buona salute e sono più soggette degli uomini a malattie fisiche e mentali disabilitanti.

L’equità di genere è sempre più presente nell’agenda europea e le politiche mirate all’equità sono state implementate a tutti i livelli. Nonostante ciò, esiste una mancanza di evidenze su come tali politiche siano efficaci nel ridurre le disuguaglianze di genere nella salute.

Il programma di lavoro su “La valutazione degli impatti delle politiche sulle disuguaglianze di genere e su quelle correlate alla migrazione” – guidato da Carme Borrell, dell’Agència de Salut Pública de Barcelona, in collaborazione con la Mittuniversitet, la Vrije Universiteit Brussel and Centre for Research on Inner City Health – si propone di generare evidenze sulla relazione fra l’orientamento delle leggi e le politiche sull’equità di genere nella salute e i loro determinanti sociali, citando specifici esempi sull’impatto delle politiche sociali e macroeconomiche sulle disuguaglianze di genere nella salute.

Il programma di lavoro fa parte del progetto Sophie, coordinato dall’Agència de Salut Pública de Barcelona e finanziato dal programma FP7 della Comunità europea, che mira a studiare l’impatto delle politiche strutturali – quelle macroeconomiche, di welfare, del mercato del lavoro, abitative e dell’ambiente urbano – sulle disuguaglianze di salute e a sviluppare metodologie innovative per la valutazione di tali politiche in Europa, basate su mappe concettuali, realist reviews e case studies esplicativi a livello europeo, nazionale e locale.

Tale progetto mira inoltre a implementare metodologie finalizzate a incrementare il coinvolgimento dei gruppi di interesse (società civile, classi sociali deprivate e minoranze etniche, donne e immigrati) nell’identificazione, la progettazione e la valutazione di politiche mirate a ridurre le disuguaglianze di salute, oltre a disseminare i risultati ed elaborare raccomandazioni.

Il progetto, iniziato nel novembre 2011, si concluderà nell’ottobre di quest’anno.

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