Nell’ambito del progetto Horizon-Europe SDGs-EYES (Sustainable Development Goals – Enhanced monitoring through the family of Copernicus Services, Home – Sdgs-eyes.eu), finalizzato a rafforzare la capacità europea di monitorare gli obiettivi di sviluppo sostenibile relativi all’ambiente, si è svolto il webinar relativo al progetto pilota sui rischi per la salute delle temperature estreme, che si sta conducendo a Torino.
Durante il webinar è stato presentato un nuovo strumento che andrà ad arricchire il portafoglio degli strumenti di Copernicus, sviluppato per migliorare la comprensione dell’impatto sulla salute del caldo estremo in un contesto urbano e per facilitare il processo decisionale in questo ambito.
A partire da diversi set di open data, il progetto pilota torinese ha innanzitutto identificato una serie di potenziali indicatori di rischio climatico ad alta risoluzione, da affiancare all’indicatore Copernicus SDG13_30 (“Mean near surface temperature deviation“), che si riferiscono principalmente alle misurazioni della temperatura massima e a indicatori compositi (quali gli indici di disagio termico) basati sui parametri di temperatura e umidità. In secondo luogo, è stato applicato un modello IPCC di risk assessment, che combina gli indicatori di rischio climatico con fattori di vulnerabilità demografici, socio-economici, sanitari e dell’ambiente costruito, disponibili per la città di Torino.
Le stime di rischio sono state quindi integrate in uno strumento costituito da mappe interattive, che mostrano la distribuzione spaziale dei rischi per la salute derivanti da temperature estreme all’interno della città, ne riconoscono i principali determinanti, e identificano le microaree e le popolazioni vulnerabili a maggior rischio.
A nostra conoscenza, questo è il primo strumento in Italia che combina indicatori di microarea su ambiti così diversi (clima, salute, posizione socioeconomica, pianificazione urbana), per promuovere un processo decisionale basato sull’evidenza.
L’intero progetto pilota è stato svolto, fin dalle sue fasi iniziali, in stretta collaborazione con gli stakeholder, integrando nello strumento i loro feedback e le loro valutazioni esperte sugli indicatori di vulnerabilità e sul loro peso relativo sull’impatto del caldo sulla salute, attraverso incontri mirati e l’utilizzo di questionari strutturati. Un report completo e la registrazione del webinar sono disponibili al seguente indirizzo: Extreme Temperatures Risk: Advancing on SDGs Indicators Monitoring, Reporting and Accounting – Sdgs-eyes.eu
A cura di Teresa Spadea, Servizio di Epidemiologia, ASL TO3, Regione Piemonte
teresa.spadea@epi.piemonte.it