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Disuguaglianze di salute

CanCon, la joint action europea per ridurre la mortalità per tumore

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Si è da poco conclusa la Joint Action europea CanCon, finalizzata alla riduzione della mortalità per tumore nell’Unione Europea. L’obiettivo specifico è stato quello di produrre una guida (European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Control), destinata ai decisori politici, agli operatori sanitari e ai portatori d’interesse in tutti i Paesi membri, e volta a migliorare la qualità delle cure e la qualità della vita dei pazienti affetti da tumore, garantire il reinserimento nella vita sociale dei sopravvissuti e, non ultimo, contrastare le disuguaglianze a vari livelli nell’ambito delle strategie per il controllo del cancro.

Tra gli altri documenti prodotti da CanCon assieme alla guida, uno specifico Policy paper (PP) è stato dedicato al tema delle disuguaglianze sociali nei tumori, alla luce del fatto che l’Europa è caratterizzata da disparità inaccettabili nell’accesso alla prevenzione e alle cure, tra Paesi e all’interno dei Paesi. Il documento fornisce raccomandazioni pratiche su cui la Commissione europea e gli Stati membri possono costruire e attuare azioni concrete per ridurre le disuguaglianze sociali nella prevenzione e nella cura, impegnandosi così a promuovere una politica di controllo dei tumori orientata all’equità.

Il PP contiene 13 raccomandazioni generali che riguardano tre aree principali: il capacity building nelle competenze necessarie a promuovere equità; le politiche di prevenzione primaria e secondaria; e le politiche per il trattamento, la sopravvivenza e il reinserimento lavorativo e sociale dei sopravvissuti. Ogni raccomandazione generale include un background basato sulle evidenze scientifiche, alcune raccomandazioni specifiche e alcuni esempi di buone pratiche, identificati attraverso la collaborazione con esperti da tutti i Paesi membri.

Il documento vorrebbe quindi promuovere una maggiore sensibilità verso il tema dell’equità nel controllo dei tumori e fornire elementi utili affinché ogni Stato membro possa adattare le raccomandazioni alle proprie specifiche esigenze politiche, sulla base della conoscenza del proprio contesto socio-economico e del profilo tumorale della propria popolazione.