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Disuguaglianze di salute

Verso un noi sempre più grande: XXX Rapporto Immigrazione 2021

Tempo di lettura: 3 minuti

È stato presentato il 24 Novembre 2021 il XXX Rapporto Immigrazione 2021 della Caritas e Migrantes, dal titolo “Verso un noi sempre più grande”. Il rapporto compie 30 anni e anno dopo anno ha proposto analisi, riflessioni e confronto sul tema della mobilità umana in particolare delle migrazioni e di una comunità che diventa sempre più “plurale”, sempre più ampia.

Nel rapporto 2021 lo sguardo è rivolto all’impatto del Covid: come la pandemia ha influito e quanto ha influito sulla immigrazione in Italia. Il primo effetto significativo della pandemia è rilevabile nel calo complessivo della popolazione (-6,4%), italiana e straniera.  Il rapporto della Caritas sottolinea che si assiste per la prima volta ad un calo demografico che non viene compensato dalla popolazione straniera. La sola popolazione straniera, infatti, è diminuita del 5%, pari a 300.000 persone. Questo dato, tuttavia, va letto come composizione di differenti tendenze: 130.000 stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, altri 170 mila sono persone che sono rientrate nel paese di origine o sono ripartite per altre destinazioni ed anche gli ingressi sul territorio nazionale sono stati fortemente frenati nel corso del 2020. Per l’Italia queste partenze rappresentano un dato preoccupante, dal momento che la piramide demografica è fortemente sbilanciata su fasce d’età più anziane e sul mercato del lavoro oggi manca manodopera, sia qualificata che non qualificata.

L’emergenza sanitaria ha determinato anche una crisi occupazionale. Gli stranieri hanno perso il lavoro più degli italiani: sono almeno 150.000 gli stranieri che hanno perso un lavoro stabile e a questi vanno aggiunti tutti coloro che hanno un lavoro occasionale, saltuario e a chiamata.

Per quanto riguarda i lavoratori, le statistiche dell’INAIL segnalano un peso maggiore degli infortuni in itinere per gli stranieri rispetto agli italiani, giustificati anche dal fatto che la popolazione straniera ha usufruito meno di lavori da remoto.

Sul fronte imprenditoriale, in controtendenza con quanto avviene per la diminuzione delle imprese a titolarità italiana, si evidenzia l’aumento delle imprese con almeno un conduttore straniero (+2,3%).

La crisi occupazionale si accompagna ad un aumento della povertà: una famiglia straniera su quattro è scivolata nella condizione di povertà assoluta (il 26,7% di famiglie straniere contro il 6% di quelle italiane). Inoltre i dati INPS confermano che gli stranieri hanno usufruito in misura limitata del bonus messo a disposizione dallo Stato (le indennità di sostegno sono state il 9%).

Il tema prevalente che ha caratterizzato proprio il 2020, con l’esplosione della pandemia, è la salute. Sulla salute dei migranti, in epoca di Covid, ci sono state dalle narrazioni piuttosto particolari. Inizialmente si è diffusa l’idea del migrante portatore del virus, quindi untore.

Poi sembrava quasi che la pandemia non toccasse gli immigrati, qualcuno diceva che gli stranieri fossero immuni al virus e che essendo portatori sani del virus facessero ammalare solo gli italiani. In realtà, mano a mano che i dati si sono consolidati ci si è accorti che la pandemia ha colpito in maniera molto grave anche la popolazione straniera, nonostante sia una popolazione risaputamente più in salute e più giovane. I dati dimostrano che essere immigrato in Italia ha significato avere un decorso della malattia Covid più grave rispetto alla popolazione italiana, avere un rischio maggiore di finire in ospedale in terapia intensiva o nel caso in cui si provenga da un paese a basso indice di sviluppo umano, ovvero un paese indicato come povero, anche di morire di più. Il 70% dei malati di Covid stranieri è rappresentato da donne.

Le maggiori difficoltà riflettono una differente capacità di reagire alla malattia connessa a una difficoltà di accesso alle cure, alla prevenzione e alla vaccinazione.

Il Rapporto entra nel dettaglio di tutti questi elementi ed altri ancora e restituisce una incerta e differenziata capacità sul territorio nazionale di gestire le situazioni di emergenza, in particolare per quanto riguarda gli immigrati. Ma dal lavoro di Caritas emerge anche un tratto estremamente positivo nella capacità di mobilitazione di personale sanitario straniero, che ha rafforzato le fila delle migliaia di operatori impegnati (medici, infermieri, OSS e altre figure sanitarie) e che ha permesso di gestire la drammatica escalation di contagio.

XXX Rapporto Immigrazione 2021. Verso un noi sempre più grande – Fondazione Migrantes

Video della Conferenza di presentazione del XXX Rapporto Immigrazione del 24 novembre

Sintesi a cura di Silvia Pilutti – Prospettive ricerca socio-economica s.a.s. silvia.pilutti@prospettivericerca.it