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Disuguaglianze di salute

infanzia

PIPPI – Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione

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Il catalogo CARE si arricchisce di una nuova pratica – un programma di livello nazionale, implementato in numerose regioni d’Italia –  per ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo famigliare di origine.

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Madri peer-educator nelle scuole, in un contesto socio-economicamente deprivato del sud Italia

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In Campania l’obesità infantile è un grave problema di salute soprattutto tra le classi più povere, contribuendo così ad aumentare le disuguaglianze. Madri peer educator nelle scuole rappresenta un buon esempio di intervento e una buona risposta al problema.

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Prima infanzia e disuguaglianze di salute

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Agire precocemente, fin dai primi anni di vita favorisce lo sviluppo fisico e mentale del bambino con benefici che hanno un impatto sulla vita adulta. Se gli interventi si indirizzano ai gruppi sociali più svantaggiati contribuiscono all’inclusione sociale e all’equità. Vi è però la necessità di disporre di indicazioni specifiche e quanto più possibile dettagliate sull’impatto dei diversi tipi di intervento sul contrasto alle disuguaglianze.

Con questo obiettivo Dors ha prodotto 3 report:  uno focalizzato sugli interventi prenatali e postnatali;  uno sul supporto alla genitorialità e uno sulle visite domiciliari.

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Se si cambia l’inizio di una storia si può cambiare tutta la storia

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Il documento Nurturing Care for Early Childhood Development è nato in risposta alle robuste evidenze scientifiche (the Lancet Series ) che riconoscevano l’importanza e la criticità dei primi anni di vita, per lo sviluppo del bambino. E’ stato elaborato da WHO, UNICEF e la World Bank, in collaborazione  con Partnership for Maternal, Newborn & Child Health, Early Childhood Development Action Network and numerosi altri partner.

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Nascere in Piemonte: i dati del nuovo atlante sul percorso nascita

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Dal 2006 al 2016 il numero complessivo dei nati è in calo, da 36.902  si passa a 30.526. In aumento i figli di donne straniere che passano dal 20,2% nel 2006 al 27,9% nel 2016. Più alta la probabilità di essere seguite in consultorio soprattutto per le donne giovani, meno istruite, disoccupate, straniere. Questi alcuni dei dati contenuti nell’atlante Nascere in Piemonte: percorso nascita regionale relativo all’analisi dei Certificati di Assistenza al Parto, dal 2006 al 2016, compilati per donne residenti in Piemonte che hanno partorito in regione.

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Più problemi mentali per i figli degli immigrati dal Sud negli anni del boom economico

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Lo rileva uno studio realizzato dall’Università di Torino e dal Servizio di Epidemiologia della ASL TO3 che ha analizzato la salute mentale dei figli di immigrati dal Sud Italia negli anni 50-70, che hanno vissuto la loro infanzia a Torino durante il miracolo economico, confrontandola con quella dei figli di nativi.Leggi tutto »Più problemi mentali per i figli degli immigrati dal Sud negli anni del boom economico

Un toolbox per la condivisione dei materiali e dei risultati del progetto “Equity Audit nei Piani Regionali di Prevenzione in Italia”

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Si dedica una sezione del sito alla condivsione dei materiali prodotti nell’ambito del progetto “Equity Audit nei Piani Regionali di Prevenzione in Italia” del programma 2014 del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del Ministero della Salute (CCM), coordinato dalla Regione Piemonte, in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.

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Equità per i bambini nei paesi ricchi: il report dell’Unicef

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bambina

Monitorare il benessere dei bambini più svantaggiati è necessario, soprattutto alla luce del trasferimento – avvenuto a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso in tutta l’area Ocse – del rischio di povertà dagli anziani ai più giovani.Leggi tutto »Equità per i bambini nei paesi ricchi: il report dell’Unicef