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Disuguaglianze di salute

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factsheet1Il factsheet numero 1 “Sempre più longevi e un po’ più uguali: una risorsa di salute per lo sviluppo” riassume gli elementi essenziali della prima  sezione del libro.

I torinesi in quarant’anni hanno visto migliorare senza interruzioni la loro speranza di vita di 7 anni tra gli uomini e di 6 anni tra le donne, grazie a un continuo e sensibile decremento della mortalità per molte cause di morte, soprattutto quelle cardiovascolari  e quelle accidentali e violente.

Nello stesso periodo, la speranza di vita tra gli uomini è migliorata di più tra i laureati (più 8 anni) che tra le persone con la sola scuola dell’obbligo (più 7 anni); mentre tra le donne sono le donne con più basso titolo di studio a guadagnare più anni di vita (più 7 anni) delle laureate (più 5 anni).  Dunque, le disuguaglianze sociali di salute non si sono allargate, e nel caso delle donne si sono anche significativamente ridotte.

I torinesi presentano più di un anno di speranza di vita di vantaggio rispetto alla media piemontese, soprattutto tra gli uomini adulti.

A Torino la salute è anche più uguale che in altre grandi città europee. In tutti i confronti europei finora eseguiti Torino presenta disuguaglianze sociali di mortalità di modesta intensità rispetto al resto d’Europa.

La storia di salute di Torino potrebbe essere riletta per rintracciare le sue radici nei cambiamenti della sua struttura urbana, economica, sociale e demografica. Il profilo di salute a cui è approdata la città negli anni Settanta e che viene illustrato nel libro è in gran parte influenzato dai grandi flussi migratori ai tempi del boom economico del secondo dopoguerra che hanno cambiato le caratteristiche sociali e di salute della città.

Scarica il factsheet “Sempre più longevi e un po’ più uguali: una risorsa di salute per lo sviluppo”