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Disuguaglianze di salute

La prima newsletter del progetto europeo Lifepath

Tempo di lettura: 3 minuti

Nuova immagine (21)Lifepath  è un progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Horizon2020, finalizzato a fornire evidenze aggiornate, rilevanti e innovative sulla relazione tra disparità sociali e invecchiamento in buona salute, allo scopo di aprire la strada verso lo sviluppo delle future politiche e strategie sulla salute.

La biologia delle disuguaglianze di salute: Lifepath n. 1

30esimo anniversario dello studio Whitehall II

Il 25 novembre è ricorso il 30esimo anniversario dello studio Whitehall II. Perché tale studio è così importante? Perché ha esplorato, per trent’anni, la relazione fra lo status socio-economico, lo stress e le malattie cardiovascolari. Nel 1985 il British Civil Service ha arruolato una coorte di 10.308 partecipanti dai 35 ai 55 anni. Prima di questa ondata di raccolta di dati, sono stati collezionati, dalla coorte, questionari autovalutativi e dati clinici ogni 2-5 anni, con un alto livello di partecipazione. E’ previsto che la raccolta di dati continui fino al 2030. Il fondatore di Whitehall II è Sir Micheal Marmot.

Il primo studio Whitehall ha portato alla nascita di Whitehall II, nel 1967, e ha coinvolto 18mila uomini dipendenti dal British Civil Service. Lo studio ha mostrato che gli uomini che ricoprivano le posizioni lavorative più basse avevano più probabilità di morire prematuramente rispetto a quelli di grado più alto. Queste disuguaglianze socioeconomiche dipendevano dalle differenze dei fattori di rischio noti, come il fumo, ed erano correlate a fattori psicosociali come lo stress lavorativo. I dati di Whitehall sono stati utilizzati per costruire uno dei quadri più dettagliati dei determinanti di salute nella mezza età e nella vecchiaia. Con l’invecchiare della popolazione, l’importanza di queste scoperte aumenta. Tali scoperte contribuiranno, inoltre, a costruire le strategie di salute pubblica, che mirano a massimizzare l’invecchiamento in buona salute e la capacità di vivere in modo indipendente.

Grazie allo studio Whitehall II, adesso sappiamo molto di più sulle disuguaglianze di salute e sull’invecchiamento in buona salute, sui determinanti sociali e sui percorsi biologici attraverso i quali le disparità sociali e lavorative influenzano la nostra salute. Recentemente, un nuovo progetto europeo, Lifepath, ha iniziato a studiare la biologia dello status socioeconomico. (vedi sotto).

Per maggiori informazioni visita il sito di Whitehall II: https://www.ucl.ac.uk/whitehallII

Lifepath, uno nuovo progetto di ricerca per invecchiare in buona salute

Lifepath (2015-2019) è un progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Horizon2020, finalizzato a fornire evidenze aggiornate, rilevanti e innovative sulla relazione tra disparità sociali e invecchiamento in buona salute, allo scopo di aprire la strada verso lo sviluppo delle future politiche e strategie sulla salute.

Il progetto Lifepath parte da tre principali ipotesi: l’invecchiamento in buona salute inizia durante il concepimento, se non prima; l’invecchiamento coinvolge una progressiva differenziazione attraverso gruppi sociali; cambiamenti biologici sostengono l’effetto dei complessi pattern ambientali, comportamentali e sociali che possono essere tracciati con le tecnologie “-omica”.

Lifepath mira a:

  • dimostrare che l’invecchiamento in buona salute è un obiettivo che può essere raggiunto dalla società, dato che è stato già sperimentato da individui di status socioeconomico alto (SES);
  • migliorare la comprensione dei meccanismi attraverso i quali le strade per l’invecchiamento in buona salute divergono dal SES, investigando i percorsi del corso biologico della vita utilizzando le tecnologie “-omica”;
  • esaminare le conseguenze dell’attuale recessione economica sulla salute e sulla biologia dell’invecchiamento (e il conseguente aumento delle disuguaglianze di salute);
  • fornire evidenze della reversibilità delle traiettorie dell’invecchiamento in povertà sperimentate dagli individui esposti alle maggiori avversità e analizzando le conseguenze per la salute dell’attuale recessione economica in Europa;
  • fornire evidenze aggiornate, rilevanti e innovative per sostenere le politiche di invecchiamento in buona salute (in particolare “la salute in tutte le politiche”) che si rivolgono alle disparità sociali nell’invecchiamento e ai determinanti sociali di salute, utilizzando sia studi osservazionali, sia un approccio sperimentale.

Link utili

Sito del progetto Lifepath

Leggi il factsheet che descrive il progetto

Guarda la video intervista al coordinatore del progetto Paolo Vineis (Imperial College, Londra)

Guarda la video intervista a Michael Marmot, membro del progetto (UCL, Londra)